SOS animali domestici: rischio di abbandono per i cani e i gatti del lockdown

SOS animali domestici: rischio di abbandono per i cani e i gatti del lockdown
Diritti d'autore Lewis Joly/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Debora Gandini
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SOS animali domestici: rischio di abbandono per i cani e i gatti acquistati durante il lockdown. A lanciare l'allarme associazioni e ONG animaliste, Molti anche gli annunci su siti web per vendere gli amici a quattro zampe

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Ansia, depressione, solitudine. Durante la scorsa primavera, nei mesi del lockdown totale moltissime persone hanno acquistato animali domestici per avere un po’ di compagnia.

Si stima che in questo periodo da pandemia siano stati comprati milioni di cuccioli di cani e gatti. Ora questi amici a quattro zampe sono cresciuti, e diversi i proprietari li si stanno mettendo in vendita su siti web, per vari motivi: crisi economica, ritorno parziale al lavoro, o solo per recuperare parte della somma spesa. In vendita beagle, bulldog, pastori belga e altre razze di cane tra i sei e i dodici mesi di età, anche a prezzi stracciati. In molte inserzioni nel Regno Unito, i venditori spiegano di aver acquistato gli animali durante il confinamento e di averli tenuti solo poche settimane. 

Per far fronte a una situazione che si sta trasformando in emergenza, in vari paesi europei le associazioni stanno correndo ai ripari. InFrancia l’Ente per la protezione animali ha chiesto ai potenziali nuovi padroni di compilare un questionario per evitare che i nostri amici a quattro zampe vengano abbandonati.

Marie-Laure Caron, Responsabile del rifugio per animali "Refuge de Plaisir" ci spiega che possono sembrare domande stupide ma hanno un loro significato. "Si chiede alle persone se vivono in un appartamento o in una villetta. Se sono spesso fuori casa, se fanno sport, se hanno bambini. Se sono persone che fare passeggiate. Domande importanti se si vogliono adottare dei cagnolini"

L’associazione animalista inglese "Dogs Trust" fa sapere di aver ricevuto oltre 1.800 richieste negli ultimi tre mesi da parte di “acquirenti pentiti”, che volevano dare in adozione cagnolini di meno di un anno di età. Così, mentre gli annunci si susseguono, sui social sono comparse anche richieste di aiuto rivolte alle associazioni da parte di chi, per vari motivi, non riesce più a gestire il fidato amico a quattro zampe.

Secondo l'Ong ENPA, in Italia nel 2020 c'è stato un boom di adozioni. Oltre  il 15% in più rispetto al 2019, per un totale di 17.600 animali domestici. In alcune città le percentuale di animali che hanno trovato una nuova casa sono arrivate anche al 20% o al 40%. L'altro lato della medaglia arriva dalle cessioni di animali, negli ultimi mesi per cause economiche, che sono aumentate del 20% tra settembre e ottobre e sono poi calate tra novembre e dicembre. Le cause sono state quasi sempre legate alla pandemia: impossibilità di mantenere l'animale per impoverimento, oppure figli che dopo la morte dei genitori non se la sentono di occuparsi dei loro cani e gatti.

Le varie associazioni stanno aiutando tutti i nostri amici che negli ultimi tempi, causa crisi economica, sono stati portati nei vari rifugi per animali.

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