Lockdown parziale in un quartiere di Hong Kong

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Di Paolo Alberto Valenti
Lockdown parziale in un quartiere di Hong Kong
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Ad Hong Kong domenica le autorità hanno imposto il lockdown in buona parte del quartiere di Jordan (penisola di Kowloon). La cosa riguarda circa 10mila abitanti che oltre a restare a casa devono sottoporsi a un test obbligatorio. In quest'area si sono registrati 160 casi d’infezione dall'inizio dell'anno.

Il confinamento improvviso è scattato alle quattro del mattino e resta in vigore finché tutti i residenti non saranno stati testati. Avendo congelato gli spostamenti le autorità distribuiscono anche viveri e generi di prima necessità agli abitanti. L’operazione si conclude domenica sera per permettere ai cittadini di tornare al lavoro la mattina di lunedì.

Tensioni e malumori

Non sono mancate proteste e tensioni anche con i giornalisti che indagavano sull'aumento dei contagi nel quartiere. È la prima volta dallo scoppio della pandemia che l’ex colonia britannica adotta il lockdown. Ad Hong Kong fino ad oggi sono stati registrati circa 10 mila casi d'infezione da coronavirus e quasi 170 decessi su una popolazione totale di circa 7 milioni di persone.

Controlli improvvisi anche nella Cina continentale

Blitz di controlli della popolazione sono all'ordine del giorno anche nella Cina continentale, non solo a Pechino dove ci sono stati nuovi allarmi ma anche a Tonghua city (città a nord della Corea) dove si sta ultimando a tambur battente un centro per la quarantena e per effettuare test sulla popolazione.