L'opposizione di sinistra chiede l'impeachement di Bolsonaro che continua a sottostimare il covid, ma il paese deve anche affrontare una terribile corruzione che ritarda il piano anti pandemia
Migliaia di persone questo fine settimana si sono unite alle manifestazioni in diverse città brasiliane per chiedere la cacciata del presidente Jair Bolsonaro per la sua gestione della pandemia di coronavirus.
Le proteste, organizzate da partiti e organizzazioni di sinistra, hanno sfilato lungo l'Esplanade dei Ministeri a Brasilia con slogan anti Bolsonaro e richieste di Impeachment.
Il presidente è considerato il principale artefice dell'aumento della pandemia e della scarsità di mezzi nel paese.
Thiago Sussekind, studente di legge: "Non c'è ossigeno, i pazienti devono ricevere morfina per non soffocare. Ecco perché siamo qui oggi, siamo un movimento di rinnovamento politico, su un fronte unito, con persone che la pensano diversamente, ma tutti chiediamo l'impeachment di Jair Bolsonaro ".
Tatianny Araújo, operatrice sanitaria: "Il Paese sta vedendo che con Bolsonaro non possiamo avere salute né vaccini. Solo togliendo Bolsonaro dal governo potremo chiedere cose basilari".
Aldilà delle ripetute dimostrazioni di sottostimare i rischi di Bolsonaro, che pur essendo stato malato continua ad apparire senza mascherina e senza rispettare i minimi gesti barriera, uno dei gravissimi problemi del Brasile è la corruzione endemica che ha fatto sparire fiumi di denaro destinati alla salute pubblica nelle tasche di amministratori pubblici infedeli. I numeri di infetti restano alti in un paese che ha comunque una popolazione di oltre 200 milioni di persone.