Usa e Regno Unito più lontani, ma forse anche un po' più vicini

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Di Tadhg Enright
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Il Regno Unito della Brexit ci credeva a un accordo commerciale con gli Usa. Ma ora il testimone passa al successore di Trump. Che non è un fan della Brexit. E viceversa.

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Il Regno Unito della Brexit ci credeva a un accordo commerciale con gli Usa. Ma ora il testimone passa al successore di Trump. Che non è un fan della Brexit. E viceversa.

Un accordo commerciale sempre più lontano

Joe Biden ha toccato con mano l'ostilità dei britannici eurofobi quando Barack Obama è intervenuto nel dibattito, e Boris Johnson ha insinuato che il presidente, di origini kenyote, avesse un'avversione ancestrale per l'Impero britannico. Ricorda Brett Bruen, ex diplomatico dell'amministrazione Obama: "Alcune delle offese verso il presidente per cui lavoravo, Barack Obama, saranno ricordate, perché gran parte dello staff ora lavora per Joen Biden". 

Sui social fioriscono i meme satirici sull'accordo commerciale voluto da Johnson con gli Usa

Secondo Bruen, però, questo non dovrebbe influenzare i loro rapporti: "Non ci saranno problemi nei rapporti di lavoro. Joe Biden è uno simpatico, va d'accordo più o meno con tutti. Il Regno Unito potrebbe invece avere problemi a livello di accordi commerciali, che saranno quasi impossibili. Biden vuole cercare di attirare a sé le classi medie, e questo non si fa con accordi di libero scambio".

E se negli Stati Uniti Biden deve occuparsi della Rust Belt, i vecchi stati industrializzati ora in declino, uno dei maggiori ostacoli per il Regno Unito potrebbe arrivare dall'interno, sostiene Nigel Bowles, politologo alla Oxford University: "L'agricoltura è un problema politico particolare per un governo conservatore, che dipende dai voti rurali".

Londra non può permettersi un compromesso su standard alimentari e agricoli, prosegue Bowles: "Abbiamo visto il peso che possono avere i piccoli collegi elettorali nel caso della pesca. Con l'agricoltura quest'effetto sarebbe moltiplicato".

L'era "post-americana"

Commercio a parte, però, l'alleanza transatlantica potrebbe in realtà rafforzarsi, secondo Bruen: "Siamo ora pienamente in un'era post-americana. Ci saranno più confronti. Stiamo vedendo potenze come Arabia Saudita, Turchia o Russia che cercano di emergere".

E Bowles mette in guardia: "La Cina presenta problemi seri e profondi per qualsiasi amministrazione americana. Sebbene il rischio di una guerra sia ragionevolmente basso, non è da escludere".

Ma secondo Bowles non tutto è perduto: "Il Regno Unito può avere un ruolo importante come membro di una federazione di paesi con una struttura un po' diversa rispetto alle vecchie alleanze, che sia attraverso la Nato o l'Unione europea. Ma come attirare paesi solidamente democratici? come ci situiamo rispetto a determinati principi? E il ruolo del Regno Unito sarà enormemente importante".

Joe Biden e Boris Johnson non saranno amici per la pelle, ma saranno costretti a fare affidamento l'uno sull'altro se non vogliono affondare in un mondo sempre più post-americano dove il Regno Unito è rimasto ormai solo.

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