Indonesia: si aggrava il bilancio del terremoto, più di 50 le vittime

Proseguono in Indonesia le operazioni di soccorso dopo il terromoto di magnitudo 6,2 che venerdì ha colpito l'isola di Sulawesi. I soccorritori hanno recuperato altri corpi dalle macerie degli edifici crollati: il bilancio, stando all'ultimo bollettino diramato dalle autorità, è salito ad almeno 56 vittime. Più di 800 i feriti: di questi circa 200 sono ricoverati in gravi condizioni negli ospedali della regione.
Sono decine le persone ancora disperse sotto le macerie, il maltempo sta complicando ulteriormente le operazioni di soccorso. Il sisma ha costretto 15.000 persone a lasciare le loro case per trovare rifugio in uno dei 15 centri istituiti dalle autorità. Le autorità hanno lanciato l'allerta su possibili scosse di assestamento.
"Ci siamo trasferiti per anticipare le scosse di assestamento, soprattutto dopo avere saputo che secondo le autorità potrebbero essere anche più potenti del terremoto", dice un residente di Mamuju, il capoluogo di provincia di quasi 300mila abitanti, tra i centri più colpiti dal sisma. Le strade della città sono coperte dai detriti di edifici crollati: tra questi ci sono gli uffici del governatore e un centro commerciale, danneggiati anche due ospedali.
L'agenzia per i disastri ha detto che il corpo degli ingegneri dell'esercito ha sgomberato la strada che collega Mamuju e Majene, bloccata da frane. Hanno anche ricostruito un ponte danneggiato. Due anni fa Sulawesi era stata colpita da un terremoto di magnitudo 7,5 che ha devastato la città di Palu nel e ha scatenato uno tsunami. Più di 4mila persone erano rimaste uccise, travolte dal crollo degli edifici.
L'Indonesia, dove vivono più di 260 milioni di persone, è spesso colpita da terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami a causa della sua posizione sulla Cintura di fuoco, un arco di vulcani e linee di faglia nel bacino del Pacifico.