Salgono a 22 le vittime dopo l'eruzione del vulcano Monte Marapi sull'isola di Giava, in Indonesia. Ancora disperso uno scalatore
Si aggrava il bilancio delle vittime dopo l'eruzione del Monte Merapi, sull'isola indonesiana di Giava, di domenica 3 dicembre: recuperati oggi altri nove corpi per un totale di 22 vittime - lunedì ne erano stati recuperati tre, tutti escursionisti sul luogo per scalare il monte.
Ancora disperso uno scalatore, "con ogni probabilità deceduto anche lui perchè molto vicino al luogo dell'eruzione", ha dichiarato all'Associated Press Edi Mardianto, vice capo della polizia della provincia est di Sumatra.
L'evento ha dato vita ad una colonna di cenere alta circa 3.000 metri – i cui detriti sono presto ricaduti su tutti i villaggi situati ad est del monte. Le autorità hanno emesso un'allerta di livello 3 (su un massimo di 4) con divieto di avvicinamento entro un raggio di 3 km.
Il Marapi è alto 2.891 metri ed è uno tra i 130 vulcani attivi presenti nell'arcipelago indonesiano: è il vulcano più attivo di Sumatra e il suo nome significa letteralmente “montagna di fuoco”.