Stati Uniti: sicurezza rafforzata al Campidoglio, pressioni su Trump

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AP Photo Diritti d'autore Eric Gay/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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I Democratici stanno mettendo pressione sui Repubblicani per costringere Trump a dimettersi, pena l'inizio di un nuovo processo di messa in stato d'accusa

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La sicurezza è stata rafforzata intorno al Campidoglio di Washington, a pochi giorni dall'assalto a firma dei sostenitori di Trump.

Durante i disordini, un poliziotto ha perso la vita e alcuni residenti hanno reso omaggio alla vittima.

I Democratici al Congresso sono ancora sotto shock e stanno mettendo pressione sui Repubblicani per costringere Trump a dimettersi, pena l'inizio di un nuovo processo di messa in stato d'accusa, meglio nota come 'impeachment'.

"È una chiara minaccia per la nostra democrazia - dice la Deputata democratica per lo Stato di New York, Carolyn Maloney - se non si dimetterà, i leader del nostro Paese dovranno incontrarsi e procedere con il 25esimo emendamento per rimuoverlo dall'incarico.

Se non agiranno, questo Congresso la prossima settimana andrà avanti con la richiesta di impeachment per Trump".

Intanto, le autorità annunciano nuovi arresti mentre emergono ulteriori dettagli volti a sottolineare la violenza dei rivoltosi.

Eric Gay/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Molte delle immagini sono state scattate proprio da questi ultimi, pochi dei quali indossavano maschere, il che ha incrementato non solo la possibilità di contrarre il virus, ma anche di essere identificati.

La perseveranza

I sostenitori di Trump, comunque, non si arrendono: un centinaio di essi si è riunito a St. Paul, nel Minnesota, per protestare ancora una volta contro i risultati elettorali, con le forze dell'ordine a sorvegliare che nulla accadesse in prossimità del locale Campidoglio.

Twitter, intanto, ha sospeso in via definitiva l'account ufficiale di Donald Trump per "il rischio che inciti ulteriormente alla violenza", e chiude anche quello ufficioso, su cui il presidente aveva tentato di continuare la sua campagna di comunicazione.

La decisione della piattaforma, secondo alcuni, arriva troppo tardi, dopo che per anni proprio i social networks hanno funzionato da volano per la diffusione dell'odio politico.

Imran Ahmed, del Centro per la lotta all'odio sulla rete, sottolinea che quanto è accaduto al Campidoglio è il risultato di anni di indifferenza davanti alle campagne che alimentavano odio razziale e sociale e che fiorivano sulle piattaforme social.

In questo clima, si aggrava la posizione di Trump, del quale la presidente della Camera, Pelosi, dice: "È instabile, non può tenere i codici nucleari".

Nonostante le dichiarazioni formali per una "transizione ordinata", Trump non molla la presa sul movimento che lo sostiene, definendo "grandi patrioti" i suoi elettori ed annunciando che alla cerimonia per l'insediamento di Biden non ci sarà.

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