Il discorso della vittoria del presidente eletto Joe Biden: "Voglio guarire l'anima dell'America"

Joe Biden sale sul palco per pronunciare il suo discorso della vittoria
Joe Biden sale sul palco per pronunciare il suo discorso della vittoria Diritti d'autore Andrew Harnik/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Il 46° presidente eletto degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, ha parlato all'America e al mondo nel suo discorso della vittoria. Con lui sul palco la vicepresidente eletta, Kamala Harris.

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Festeggiano al fianco delle rispettive famiglie il 46° presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden e la sua vice, Kamala Harris.

Sono da poco passate le 20 oltreoceano, quando sul palco di Wilmington, nel Delaware sale la prima donna, prima afroamericana, prima indoamericana ad essere eletta vicepresidente degli Stati Uniti. Un tailleur a pantalone bianco, il colore delle suffragette, scelto dall'ex senatrice della California, per festeggiare la vittoria del duo democratico, arrivata sabato pomeriggio dopo la chiusura del conteggio nello Stato chiave della Pennsylvania.

A vincere è Biden, mentre Donald Trump terminerà il proprio mandato alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio.

Kamala Harris: Joe è guaritore, aiuterà l'America a ritrovarsi

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Kamala Harris dal palco di WilmingtonAndrew Harnik/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

"La democrazia in america non è garantita, è forte solo se è forte la nostra volontà di proteggerla e lottare per lei", sono state le sue prime parole. "Abbiamo il potere di lottare per un futuro migliore. In questa elezione c'era l'anima dell'America in gioco", ha continuato la senatrice californiana, ringraziando per primi gli scrutinatori e i lavoratori dei seggi per aver protetto la democrazia in America.

"Joe è un guaritore, uno che unisce, una persona che - anche in virtù delle perdite che ha saputo sopportare - può aiutare l'America a ritrovare se stessa".

Per Kamala Harris, padre giamaicano e madre indiana, questa vittoria è particolarmente simbolica. Sarà infatti non solo la prima donna, la prima donna di colore, la prima donna indo-americana e la prima figlia di immigrati a prestare giuramento come vicepresidente. "Sono la prima, ma non sarò l'ultima, perché ogni ragazzina che ci sta guardando stasera sa che qualsiasi cosa è possibile".

"Abbiamo eletto un presidente che rappresenta il meglio di noi, un presidente per tutti gli americani".

Dopo il suo discorso, la 54enne chiama sul palco il presidente eletto, che con 72 milioni di preferenze è il candidato più votato della storia americana. Biden, dopo due tentativi andati male, riesce finalmente a conquistare la Casa Bianca, a pochi giorni dal suo 78esimo compleanno.

Il messaggio di unità di Biden

L'ex vice di Barack Obama mette al centro del suo primo discorso da presidente l'unità: "Non ci sono più Stati rossi o blu, ma solo gli Stati Uniti d’America", ha detto. "Sarò un presidente che cerca di unire, cercando di meritarmi ogni giorno la vostra fiducia".

Questo il suo primo e più importante messaggio, chiaro e semplice. Parlando a migliaia di supporter che lo aspettavano a Wilmington, Delaware, Biden ha promesso di "ricostruire la spina dorsale di quest'America, la classe media, e il rispetto del mondo verso gli USA".

Il nuovo, futuro presidente ha sottolineato che porterà avanti diverse battaglie: per ripristinare la decenza in questo paese e dare ad ognuno la giusta opportunità che si merita; ma anche quella per il clima, "per salvare il pianeta" e, naturalmente, quella contro il Covid.

Da domani, ha detto Biden, inizia il lavoro della task force per affrontare la pandemia che ha già ucciso più di 230mila americani, e dal 21 gennaio il piano sarà implementato "sulla base di solide basi scientifiche".

Il team di transizione sarà inoltre affiancato da una squadra di scienziati per affrontare la crisi climatica.

Biden ha detto che si batterà per l'anima dell'America e si è rivolto direttamente ai sostenitori di Trump, delusi per l'esito del voto ma non ancora rassegnati alla sconfitta. "É ora di mettere via la retorica, abbassare la temperatura, smettere di trattare gli avversari come nemici. Non lo sono, sono americani. La Bibbia ci dice che per ogni cosa c'è una stagione, e questo è il tempo di guarire l'America".

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Una giovane supporter di Biden a Wilmington, DelawareAndrew Harnik/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Biden, al terzo tentativo di conquistare la Casa Bianca, è un politico di grande esperienza, eletto 48 anni fa per la prima volta senatore del Delaware.

Sabato 7 novembre, il democratico ha conquistato anche la Pensylvania, ottenendo così gli elettori necessari per andare alla Casa Bianca proprio grazie a quegli Stati del "muro blu" che avevano condannato Hillary Clinton quattro anni fa.

Contando anche Nevada e Arizona, Joseph Robinette Biden Jr. arriva così a 290 grandi elettori e oltre 75 milioni di voti popolari: mai così tanti per nessun altro candidato alla presidenza degli Stati Uniti.

Non ha dovuto attendere l'esito dello spoglio in North Carolina e Georgia per esultare, quota 270 è stata superata ampiamente.

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Prima del suo discorso, da Los Angeles a Washington è esploso l'entusiasmo in strada dei suoi supporter.

Clacson a tutto spiano e urla di gioia hanno festeggiato il prossimo presidente USA mentre la Commissione elettorale federale ha eslcuso di avere prova alcuna di brogli - smentendo così tutte le accuse di Donald Trump.

Nelle ore precedenti al suo intervento televisivo, in un comunicato Bien aveva detto che è giunto il momento di "lasciarsi la rabbia e la dura retorica alle spalle. È tempo che l'America si unisca, è tempo di guarire".

Trump gioca a golf e rifiuta la sconfitta

Dal canto suo, Donald Trump non sembra voler concedere la vittoria al rivale e non si è fatto vedere dalle telecamere per tutta la giornata.

Non è rimasto nello studio ovale ad attendere i risultati, Donald Trump, questo sabato. Il presidente statunitense uscente ha lasciato la Casa Bianca, alla volta di Sterling, in Virginia, dove si è recato per giocare a golf nella sua tenuta.

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Quando i media d'oltreoceano hanno annunciato la vittoria decisiva del suo avversario Joe Biden in Pennsylvania, il tycoon, era impegnato sul green. Ciò non gli ha impedito, una volta riposte le mazze da golf, di usare il suo mezzo di comunicazione preferito per esprimere tutta la sua rabbia.

AP Photo
Il presidente al Trump National Golf Course di Sterling, VirginiaAP Photo

Ciò non gli ha impedito, una volta riposte le mazze da golf, di usare il suo mezzo di comunicazione preferito per esprimere tutta la sua rabbia.

"Ho vinto quest'elezione di molto!", ha twittato. "71.000.000 di voti legali, mai così tanti per un presidente in carica!".

Molti dei suoi sostenitori, inclusi gruppi di Proud Boys, si sono visti per le strade delle capitali statali armati, ma non si sono registrati per fortuna incidenti violenti.

Durante la lunga giornata in cui Biden è stato proclamato vincitore, il presidente uscente ha convocato anche una grottesca conferenza stampa... nel parcheggio di un'azienda di giardinaggio, accanto ad un sexy shop. Qui il suo avvocato, Rudy Giuliani, ha parlato nuovamente di brogli, ma senza fornire nuovamente alcuna prova e ha rilanciato la battaglia legale. Nell'impossibilità di sostanziare le sue accuse, molti giornalisti si sono limitati ad andarsene, lasciandolo in compagnia dei sostenitori di Trump in quel parcheggio, alla periferia di Philadelphia.

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Il primo grosso nome dell'ala repubblicana a stelle e strisce ad essersi congratulato con Joe Biden è stato invece il senatore ed ex candidato alla presidenza, Mitt Romney, che già nei giorni scorsi aveva attaccato il presidente, prendendo le distanze sulle accuse di frode.

"Ann ed io vogliamo congratularci con il Presidente eletto Joe Biden e la Vice Presidente eletta Kamala Harris - ha cinguettato -. Li conosciamo entrambi come persone di buona volontà e di carattere ammirevole. Preghiamo affinché Dio li benedica nei giorni e negli anni a venire".

Rifiuta invece di ammettere la sconfitta Trump, che ha già fatto partire quello che ha definito un "incredibile numero di ricorsi" per contestare i risultati. L'attuale inquilino della Casa Bianca ha già schierato un esercito di avvocati, minacciando di portare le elezioni fino alla Corte Suprema. Ma per fare tutto ciò ha bisogno di prove e fatti, non parole.

E nel frattempo, non c'è neanche l'ombra del tradizionale "concession speech", il discorso con il quale il candidato perdente riconosce la vittoria del rivale, trasferendo pacificamente i poteri. Arriverà, prima o poi?

Stati Uniti 'unitamente' spaccati in due: il rischio della presidenza Biden si chiama senato

La vittoria di Joe Biden è una certezza che non archivia però lo scontro elettorale che oltreatlantico andrà avanti ancora per due mesi: occhi puntati sulla Georgia. Dove il 5 gennaio si andrà al ballottaggio per il senato che potrebbe far pendere la maggioranza per i repubblicani.

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Il senatore repubblicano David Perdue e lo sfidante democratico Jon Ossoff si contenderanno il seggio senatoriale nel ballottaggio del 5 gennaio, dopo che nessuno dei due è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta nel voto del 3 novembre. Il loro ballottaggio e l'elezione suppletiva per l'altro seggio senatoriale dello Stato decideranno chi, tra Repubblicani e Democratici, controllerà il nuovo Senato. Perdue ha ottenuto il 49,8% dei voti, a fronte del 47,9% di Ossoff.

La posta in gioco è alta, negli ultimi 20 anni la Georgia non ha espresso un senatore democratico e i repubblicani potrebbero spendere fino a 500 milioni di dollari per difendere la roccaforta rossa.

Il partito ha già cominciato ad inviare appelli ai donatori avvertendo che "il destino della maggioranza in Senato è in gioco in Georgia".

Maggioranza a favore dei democratici alla Camera dei rappreesentanti, dove i dem al momento hanno 214 seggi, ne hanno perso 4 e i repubblicani 196, ne hanno aggiunti 5.

Anche l'esito della Camera comunque dimostra quello che è sotto gli occhi di tutti, gli Stati Uniti sono - come ha scritto il Financial Times, amaramente, risolutamente e unitamente spaccati in due.

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Le reazioni internazionali

L'ex premier israeliano Ehud Barak si è congratulato con il nuovo presidente americano ancor prima dell'attuale premier, Benjamin Netanyahu che, come sappiamo aveva stretto un ottimo rapporto con l'attuale inquilino della Casa Bianca, ma che comunque con un tweet ha ricordato il caloroso rapporto personale che ha con Biden da oltre 40 anni "ti conosco come un grande amico di Israele. Non vedo l'ora di lavorare con entrambi per rafforzare ulteriormente la speciale alleanza tra gli Stati Uniti e Israele".

Ma non ha dimenticato l'amico e alleato, Donald Trump, cui ha fatto seguire il tweet successivo

 

Su Biden pggiano anche le speranze di un cambiamento della politica americana nei confronti dei palestinesi, come ha sottolineato il portavoce di Hamas, Hazem Qassim:

"Chiadiamo a Joe Biden una correzione, che risulterebbe storica, della politica americana miope nei confronti della Palestina". 

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Festeggiamenti anche in India dove le origini indiane dela vice presidente Kamala Harris fanno sentire queste elezioni ancora più vicine. Il Tweet del premier Narendra Modi sottolinea l'orgoglio indiano per l'elezione di Kamala Harris. "Le relazioni tra India e Stati Uniti diventeranno ancora più strette".

 E il premier australiano Scott Morrison:"Avremo un'ottima relazione, che non tradirà lo speirito che sempre ha contraddistinto i nostri rapporti. Per di più Biden arriva a essere presidente con un'esperienza politica alle spalle".

Il presidente messicano Manuel Lopez Obradornon ha voluto congratularsi precisando il motivo "Pazienteremo ci sono troppe pendenze legali non vogliamo essere precipitosi".

Nel 2016 Donald Trump riferendosi agli immigranti messicani li definì tutti violentatori e spacciatori.

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