Elezioni americane, Lamy: l'Europa dovrà scegliere tra gli Usa e la Cina

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Di Susan Dabbous
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L'ex presidente dell'Organizzazione mondiale per il commercio, Pascal Lamy dice: "I prossimi 20 anni saranno dominati dalla rivalità tra Pechino e Washington. L'Ue dovra decidere da che parte stare"

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I rapporti tra Europa e Stati Uniti hanno molte questioni aperte. Su questo Efi Koutsokostas di euronews ha chiesto il parere di Pascal Lamy, presidente del Forum per la pace di Parigi ed ex direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio.

Presidente Lamy, queste elezioni hanno dimostrato che Donald Trump gode ancora di molta popolarità da parte dei suoi elettori. Si può affermare che le sue politiche economiche siano state vincenti? Il Trumpismo si è ormai consolidato?

“Bisogna ammettere che, al di là dell'opinione personale che si può avere su un personaggio così controverso come Trump, è chiaro che goda del sostegno di una gran parte dell'opinione pubblica statunitense. Non sono sicuro però che la sua politica commerciale sia stata così vincente. Trump aveva promesso di ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti che invece durante la sua amministrazione è aumentato. Quindi credo che vada fatta una distinzione tra retorica politica ed economia reale.”

Quanto è realistico pensare che gli USA porranno fine alle politiche protezioniste in campo commerciale?

Gli Stati Uniti considerano la Cina una minaccia e la cosa è reciproca, ma questa attitudine non deriva da una posizione protezionistica apriori. Penso che se Biden dovesse diventare presidente degli Stati Uniti, continuerebbe a considerare la Cina come un nemico, sono sciuro però che gestirebbe i rapporto con Pechino in modo più diplomatico.

Pensa che le divisioni nella società e nella politica americana si rifletteranno anche nei rapporti tra Stati Uniti ed Europa?

“Credo che il panorama geopolitico dei prossimi venti anni sarà fortemente condizionato dalla rivalità tra Cina e Stati Uniti. In questo contesto, per non soccombere, l'Unione europea dovrà decidere da che parte stare, se con la Cina o con gli Stati Uniti. Indubbiamente per essere più forte l'Europa dovrà cercare di rimanere unita e mostrare meno le sue debolezze interne. Sappiamo tutti che è difficile e complesso. Ma in un certo senso tutti questi fronti aperti con Stati Uniti, Russia, Turchia e Cina ci dicono che è questa l'unica la strada da percorrere.”

Journalist • Efi Koutsokosta

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