Regno Unito, ancora vietati gli assembramenti: la contestata regola del "massimo sei persone"

Caos nel Regno Unito: test per il Covid-19 in numero non sufficiente e risultati in ritardo. Ma, tra i comportamenti da adottare, poca chiarezza anche sugli incontri sociali.
Informazioni e regole contradditorie
In Inghilterra, ad esempio al ristorante, sono ammessi gruppi di sei persone, ma non gruppi di sette o più persone. E le regole sono diverse in Galles e differenti ancora in Scozia, pur essendo nello stesso paese.
Spiega il corrispondente da Londra di Euronews, Tadgh Enright.
"Da quando il confinamento è stato allentato, in molti si sono lamentati del fatto che è difficile capire ed interpretare le regole, spesso contradditorie... E ora è piuttosto evidente. Ufficialmente si sono possono radunare solo gruppi di massimo sei persone, sia all'interno che all'esterno. ma è diverso in altre parti del Regno Unito. In alcune zone i bambini non vengono contati. E ci sono anche altre esenzioni, alcune sensate, come le scuole e i luoghi di lavoro - e altre più curiose: ad esempio, una speciale esenzione sul numero dei partecipanti è prevista per per la caccia al gallo cedrone...
Le nuove restrizioni sono arrivate mentre il Regno Unito sta iniziando a godersi l'ultimo sussulto dell'estate e il governo ha persino incoraggiato i cittadini a segnalare eventuali violazioni. Io, personalmente, non ho visto nessuna violazione, ma ho chiesto ad alcuni passanti cosa ne pensano".
"Perchè sei persone? Perché non otto? Perché non dieci?"
"Visto che è meglio evitare una nuova chiusura totale, accetto la regola del 6. È fastidiosa, ma probabilmente serve davvero".
"E l'inverno è dietro l'angolo"
Aggiunge Tadgh Enright:
"Sono molte altre le domande da porre sulla gestione da parte del governo della pandemia di Coronavirus, non da ultima la disponibilità dei test. Il ministro alla Salute, Matt Hancock, è stato costretto ad ammettere che il sistema ha attraversato una momento di difficoltà a causa del forte aumento della domanda di test, proprio mentre si registra un'impennata dei casi e, naturalmente, l'inverno è dietro l'angolo".