Recovery Plan: nelle linee guida un set di 6 ''missioni'' per il piano in cantiere

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Dalle linee guida del piano in cantiere, focus su sei macro settori: digitale e transizione ecologica; infrastrutture e istruzione; inclusione sociale e salute

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Digitale e transizione ecologica; infrastrutture e istruzione; inclusione sociale e salute. Sono le sei "missioni" indicate dalle linee guida per il Recovery Plan che il governo presenta oggi al Comitato interministeriale per gli affari europei.

Dei 1.850 miliardi per la ripresa, stanziati dall'Unione, all'Italia spettano 209 miliardi. Possono fare la differenza per un Paese che sconta un ritardo cronico, aggravato dalla crisi degli ultimi mesi.

Molto passa dal digitale, che in Italia usa regolarmente solo il 76% degli adulti. In Europa è l'87 per cento. Le linee guida prevedono di informatizzare la pubblica amministrazione e completare la rete nazionale in fibra ottica, sviluppando il 5G. Interventi che, con la lotta all'abbandono scolastico serviranno a colmare un altro gap, quello tra il 40 per cento di giovani laureati in Europa e il 27,6% italiano.

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La rivoluzione verde avverrà investendo su trasporti più ecologici ed edifici più efficienti e sono menzionate la riforma del fisco, della giustizia e del mercato del lavoro, in senso più inclusivo.

Capitolo infrastrutture: il documento fissa alcuni punti di rilievo, tra cui il completamento dell'alta velocità Torino-Lione, di opere per l'alta velocità ferroviaria e dello sviluppo delle reti autostradali. Previsti anche investimenti nella mobilità urbana sostenibile.

Equità e inclusione sono le priorità da perseguire anche attraverso la riqualificazione dei centri urbani e delle periferie. Le linee guida prevedono un'attenzione speciale alle politiche attive del lavoro e all'occupazione giovanile, oltre al Family Act e alla formazione per le donne.

Non abbiamo bisogno di centinaia di progetti. Deve essere versato a realizzare riforme e investimenti strutturali. Quindi le spese correnti sono escluse
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio

Ambizioso l'obiettivo dichiarato: raddoppiare il tasso di crescita dell'economia, dallo 0,8 dell'ultimo decennio all'1,6 per cento, con una crescita di dieci punti del tasso di occupazione, per raggiungere il 73% della media europea.

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Dopo l'approvazione delle linee-guida da parte del Comitato interministeriale per gli affari europei, entro metà ottobre arriverà la stesura vera e propria del Piano.
L'obiettivo del governo è quello di presentarlo con la legge di Bilancio, attesa in Cdm per il 15 del prossimo mese. Ritmi serrati, dunque, per elaborare il quadro definitivo e avviare il confronto con Bruxelles.
Le prime risorse potrebbero arrivare già a gennaio. Tutto il piano sarà soggetto a monitoraggio costante per assicurare il corretto uso delle risorse.

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