Caso Navalny, Berlino minaccia sanzioni: "North Stream a rischio"

Il governo tedesco ha minacciato dure ritorsioni economiche contro Mosca, se non chiarirà l'intera vicenda relativa al blogger e dissidente Andrey Navalny, appena uscito dal coma farmacologico in un ospedale tedesco.
E per rafforzare il concetto, ha avanzato l'ipotesi di "conseguenze sul progetto del gasdotto Nord Stream 2", che dovrebbe consegnare il gas russo in Europa bypassando l'Ucraina,
Una opzione, quella delle sanzioni economiche, confermata in tv dal portavoce del ministro degli Esteri tedesco.
Sulle stesse posizioni di Berlino si schiera la Francia. Il capo della diplomazia di Parigi, Jean-Yves Le Drian, intervistato alla radio:
"I russi sanno benissimo che tipo di sanzioni abbiamo a disposizione, oggi devono dirci la verità in modo che possiamo agire di conseguenza".
La Russia, dal canto suo, nega su tutta la linea.
Il ministro degli Esteri Lavrov ribadisce che oltre alle accuse, la cancelliera Merkel non fornisce alcuna prova.
Secondo un comunicato diffuso dall'ospedale di Berlino in cui l'oppositore russo - avvelenato in volo tra Siberia e Mosca - è ricoverato, Navalny è uscito dal coma farmacologico, respira autonomamente e reagisce agli stimoli.
Noto in Russia per le sue iniziative critiche sul Cremlino, Navalny si trova in ospedale a Berlino dal 22 agosto. Le autorità tedesche la scorsa settimana hanno detto di avere le prove dell'avvelenamento a cui sarebbe stato sottoposto.