Usa, 57 anni dopo Martin Luther King ancora in marcia per i diritti

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Diritti d'autore Jacquelyn Martin/ Associated Press
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Di euronews
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Celebrata la storica manifestazione del 1963, ma nel paese il tema dei diritti dei neri e della violenza della polizia resta difficile

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Cinquantasette anni dopo la storica marcia dei Neri statunitensi per i diritti civili, culminata col celebre discorso di Martin Luther King, a Washington sono tornate a manifestare decine di migliaia di persone che hanno chiesto la fine della vioenza razzista della polizia che continua a causare vittime tra le persone di colore in tutto il paese.

"La nostra generazione smantellerà questo sistema basato sul razzismo. una volta per tutte. Sarà la nostra generazione a fermare la brutalità della polizia e la violenza delle armi. Una volta per tutte, e sarà per sempre", ha detto la nipote di Martin Luther King, Yolanda Renee King.

In marcia anche il padre di Jacob Blake, crivellato di colpi alla schiena da un poliziotto nel Wisconsin domenica scorsa per essere sceso dalla macchina durante un controllo.

"Negli Stati Uniti vigono due sistemi giuridici diversi. Uno per i bianchi e uno per i neri, e questo non funziona affatto bene. Ora stiamo cominciando a rendercene conto, ogni persona di colore negli Stati Uniti sta reagendo. Siamo stanchi di vedere in tv questi giovani soffrire ogni giorno".

La segregazione razziale è stata abolita nel 1964, ma negli Stati Uniti restano enormi le diseguaglianze e le ingiustizie subite dalle persone di colore.

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