Turchia, esercitazioni nel Mar Egeo (con F-16) acuiscono le tensioni con la Grecia

Inizia una settimana di possibili sviluppi per la questione tra Turchia e Grecia relativa all'esplorazione di gas e petrolio nel Mediterraneo orientale, dopo gli annunciati tentativi di mediazione da parte della Germania.
Il Ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, sarà in visita ad Atene e ad Ankara, nel tentativo di riprendere i colloqui e dirimere le controversie.
Il Parlamento ellenico discuterà dei due distinti accordi firmati dalla Grecia con l'Italia e l'Egitto, in riferimento alla demarcazione dei confini marittimi, che dovrebbero essere ratificati mercoledì prossimo.
Intanto, con Ankara ed Atene già abbondantemente ai ferri corti, le forze turche hanno condotto esercitazioni congiunte nel Mar Egeo, con caccia F-16 e navi da guerra.
La Turchia, che ha presentato una nota alle Nazioni Unite contro l'accordo marittimo Grecia-Egitto, sostenendone l'invalidità, rende noto anche che le operazioni della nave da ricerca Oruc Reis (per monitorare le acque in cui la Grecia rivendica i diritti sul fondo marino) saranno propogate al 27 agosto.
Anche la Francia, che è stata in contrasto con i turchi per le loro operazioni in Libia, si è inserita nella diatriba, inviando navi da guerra e aerei per effettuare esercitazioni congiunte con i greci.
Per chiudere, l'Unione europea ribadisce solidarietà a Grecia e Cipro per il comportamento della Turchia, contro la quale "non esiterà a passare ad azioni più incisive" se persisterà nella politica di inasprimento delle tensioni.