La crisi socio-economica ha messo in ginocchio il sistema sanitario libanese. Se arriva una seconda ondata di covid il paese potrebbe non reggere
La crisi economica e sociale del Libano sta portando il sistema sanitario del paese sull'orlo del collasso. Finora l'epidemia di coronavirus ha fatto 41 morti su circa 3.000 casi, ma i funzionari temono un aumento delle infezioni. Potrebbe essere una strage
Un'infermiera spiega le paure quotidiane degli addetti del settore: "Sfortunatamente, gli ospedali privati, quelli governativi e il settore sanitario soffrono moltissimo della mancanza di attrezzature mediche di base come le macchine per la respirazione, insieme alle interruzioni di corrente che non sono affatto utili."
I dottori lo vanno ripetendo da settimane, ma la politica guarda altrove. Un altro medico constata amaramente che: "Non vogliamo diventare come il Venezuela o come altri paesi in cui si chiede che il paziente porti con sé le medicine. Ti dicono di venire per il trattamento e la diagnosi, ma porta con te medicine, cibo, vestiti e lenzuola. Speriamo di non raggiungere questo stadio perché attualmente né i cittadini né gli ospedali possono permettersi di pagare le cure".
Le interruzioni di corrente e la carenza di mezzi minacciano la sicurezza dei pazienti e i familiari sono furiosi. Una donna dice: "Non è giusto, è inaccettabile, se non avessi la famiglia all'estero che mi aiuta mio padre sarebbe morto."
Il paese è sull'orlo di una crisi sanitaria drammatica, ma il governo, per ora, non sembra preoccuparsene.