In Ucraina, che pratica legalmente l'utero in affitto, i bimbi sono nati anche sotto la pandemia e vedere il proprio figlio, cresciuto nel grembo di un'altra donna per nove mesi, ha richiesto qualche accorgimento in più
Vedere i propri figli dopo la quarantena, in Ucraina e per la prima volta. Accade a chi ha deciso di ricorrere alla gravidanza surrogata. In tempi di covid, le consegne di quarantena sono state rigorosissime. E arrivare al traguardo senza poterlo superare, genera sentimenti contrastanti, come spiega Andrea Diaz, che è appena diventata mamma.
"Siamo dovuti, rimanere chiusi dentro una camera, non potevamo uscire, abbiamo rispettato regole rigidissime e per 12 giorni abbiamo avuto sentimenti più diversi.Ansia, frustrazione, felicità".
L'Ucraina è uno dei pochi Paesi al mondo a praticare legalmente l'utero in affitto consentendo agli stranieri di partecipare grazie a precisi accordi bilaterali.
Sono circa 50 le cliniche specializzate nella maternità surrogata, la situazione economica del Paese spinge molte donne ucraine a prestarsi per denaro a dare in affitto il proprio grembo.