Covid 19: Europa a più velocità anche nella diffusione del virus

Covid 19: Europa a più velocità anche nella diffusione del virus
Diritti d'autore Euronews
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Covid 19: l'Europa si difende, picco in Russia, cautela e fine del lockdown negli altri Paesi

PUBBLICITÀ

In Russia il virus accelera la sua corsa: la curva epidemica cresce e il Paese ha registrato il picco più alto di nuove infezioni in un giorno. I numeri sottostimati parlano di oltre 9.600 nuovi casi per un totale di circa 125.000 persone positive al Covid 19. I morti sono più di 1200.
A Mosca, l'amministrazione sta valutado la possibilità di allestire ospedali temporanei nei centri commerciali e nelle palestre.
Nell'estremo nord-est del Paese, i funzionari hanno dichiarato che 3.000 dei 10.000 lavoratori di un vasto giacimento di gas naturale sono risultati positivi: è quanto riferito dalle agenzie di stampa russe. I dipendenti di uno degli appaltatori del campo hanno protestato nella settimana rascorsa, sostenendo che non sono state prese misure sufficienti contro la diffusione del virus.

In Italia il numero giornaliero di vittime con il coronavirus è in diminuzione e si attesta sotto le 200 unità (192 decessi). Gli indicatori fotografano una tendenza in remissione: basso rapporto tra nuovi casi e numero di tamponi, riduzione dei pazienti ospedalizzati. Dei quasi 2.000 tamponi positivi rilevati in avvio di fine settimana, la maggior parte sono in Lombardia, con oltre 530 nuovi positivi, seguita dal Piemonte con 495 (il 26%). Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria e Lazio sono le altre regioni più colpite.
A Vo' Euganeo, paese che ha registrato il primo decesso con coronavirus in Italia, si è svolta la terza tornata di test per aggiungere parametri alla ricerca sulla diffusione e sviluppo dell'epidemia.

Dal 4 maggio il Paese allenta le misure restrittive, ma il messaggio - lanciato da Domenico Arcuri, Commissario per l'emergenza coronavirus, è chiaro: "Se posso usare una metafora calcistica, il secondo tempo di questa partita sta prendendo il via e ormai è chiaro a tutti che non sappiamo quanto durerà e come andrà a finire. Non dobbiamo dimenticare i sacrifici che abbiamo fatto nel primo tempo".

Minori restrizioni anche in Austria dove, da Pasqua, erano già stati autorizzati alla riapertura i negozi con una superficie di vendita inferiore ai 400 metri quadrati, nonché i centri per il giardinaggio e le ferramenta. Da oggi ripartono anche gli altri esercizi: negozi di mobili e i centri commerciali rialzano le serrande, così come come parrucchieri, estetisti e massaggiatori. Rimangono in vigore le regole di distanziamento sociale.

Il Regno Unito non ha ancora tregua: il Paese ha registrato sabato 621 nuovi decessi, portando il numero totale dei morti a 28.131. Il numero di contaminazioni ufficialmente registrate raggiunge i 182.260 casi (+4.806).

Allo stesso tempo, la Spagna, uno dei Paesi più colpiti al mondo con 25.100 morti e più di 216.500 casi di COVID-19, ha allentato alcune misure di emergenza che hanno contribuito a tenere sotto controllo l'epidemia e a salvare gli ospedali dal collasso. Un enorme ospedale da campo in un centro congressi di Madrid è stato chiuso venerdì, e la capitale ha già chiuso un obitorio di fortuna, allestito in una pista di pattinaggio su ghiaccio in un centro commerciale.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Covid-19: schivare la seconda ondata ma far ripartire l'Europa

Covid: può uno sputo essere arma impropria?

Come l'Europa si prepara a una settimana di riaperture progressive