Covid-19: scuola chiusa, i genitori chiedono aiuto alle associazioni

Third grade pupils at Nordstrand Steinerskole school in Oslo attend a lesson after the school reopened on April 27, 2020
Third grade pupils at Nordstrand Steinerskole school in Oslo attend a lesson after the school reopened on April 27, 2020 Diritti d'autore HEIKO JUNGE/AFP
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Di Gioia Salvatori
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Preoccupati di non riuscire a conciliare lavoro e gestione dei figli mentre le scuole restano chiuse e con il reddito spesso abbattuto, i genitori chiedono l'aiuto del terzo settore

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La scuola è e resterà chiusa, si sono dimenticati della scuola e con lei delle famiglie che durante la fase 2 dell'epidemia di Coronavirus, quella del ritorno al lavoro, non sanno come gestire i figli. Anche A questo sentimento di abbandono che alberga in alcune famiglie italiane, oggi il presidente della Repubblica ha voluto rispondere indirettamente in modo inedito, con un messaggio pensato per un nuovo programma di Rai Cultura ma subito reso pubblico dal Quirinale.

Per il governo ora non ci sono le condizioni per riaprire le scuole in sicurezza; oltre un settimo dei docenti ha più di 60 anni, è personale a rischio per cui i sindacati chiedono massima tutela, l'esecutivo ha comunicato il rinnovo dei congedi speciali e del bonus baby-sitter da 600 euro già annunciato a marzo.

Le famiglie chiedono l'aiuto del terzo settore

Luisa Tatoni, direttrice responsabile della rivista 'giovani genitori', spiega che il bonus baby sitter, tra l'altro complicato da chiedere, è un sussidio che non ha funzionato e che quello che domandano molte famiglie è la mobilitazione del terzo settore. Una richiesta più forte della riapertura delle scuole dove, col timore del contagio, molti genitori non manderebbero volentieri i figli. "Ci sono gruppi di genitori, per esempio quelli che hanno aderito all'hashtag #noncisiamo, quasi tutte donne tra l'altro, che chiedono un intervento del terzo settore per gestire i figli senza esporli al rischio contagio: cooperative, associazioni, asili a domicilio e altre forme intermedie. E' presto per dirlo ma la strada che sembrano prendere il governo e alcune regioni sembra questa", spiega Tatoni.

Le donne, le più esposte alla crisi

La questione di genere diventa enorme in tempo di crisi. Con le donne molto più esposte alle conseguenze "Servirebbe una riproposizione ma anche un ampliamento dei sussidi con un'attenzione particolare alla questione di genere - afferma Tatoni - perché in un mercato del lavoro come quello italiano, dove la parità è spesso solo uno slogan, c'è il rischio che a fare le spese di questa situazione siano soprattutto le donne lavoratrici".

L'ansia cresce, il primo ministro incontra il Forum Famiglie

Mentre la pressione delle famiglie cresce il capo dell'esecutivo Giuseppe Conte, con le ministre Nunzia Catalfo e Elena Bonetti, questo lunedì ha incontrato il Forum Famiglie. Il presidente del Forum Gianluigi De Palo, lui stesso padre di 5 figli, ha chiesto risposte per "30 milioni di famiglie dal 4 maggio". "Bonus baby sitter sì, ma vanno aumentati, oppure va prevista esenzione fiscale totale se si assume una baby sitter. E i congedi parentali devono essere portati almeno all'80% della retribuzione", le richieste del Forum.

Il presidente del consiglio ha fatto sapere che il governo studia "Un piano per l'infanzia in cui cerchiamo di affrontare anche il tema dei centri estivi". I dettagli al momento non ci sono.

Intanto le scuole, gradualmente hanno riaperto in Cina: a Wuhan, Shanghai e Pechino. In Europa in Germania e Norvegia e dall'11 maggio ripartono anche in Francia "Su base volontaria", cioè per i genitori che si sentono sicuri a mandarci i figli.

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