Vaccini e terapie, la corsa tra scienza e affari

Ovunque nel mondo la ricerca scientifica è mobilitata per cercare un rimedio alla pandemia da coronavirus e le piste battute sono diverse. Secondo dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono almeno 40 le ipotesi che potrebbero portare a un vaccino, sebbene solo poche tra esse cominciano a venire testate clinicamente. Le prime sperimentazioni sull'uomo sono iniziate negli Stati Uniti a velocità record tre settimane fa.
Ricerca pubblica e privata
Una trentina di progetti di ricerca, tra pubblico e privato, approfondiscono le conoscenze partendo da approcci differenti. Il più recente è quello che punta a immunizzare l'organismo sfruttando sequenze di materiale genetico dello stesso virus, secondo una procedura nota come m-RNA. In Germania, la società biofarmaceutica Curevac lavora a questa tecnologia per un vaccino che potrebbe venire testato a partire da giugno.
"Usiamo l'm-RNA per istruire l'organismo a produrre il proprio vaccino. Quindi diamo solo informazioni al corpo. Non forniamo alcun elemento del virus, solo informazioni e il corpo produce il proprio vaccino. È un approccio totalmente nuovo in medicina", dice Thorsten Schüller, portavoce della società.
Trump offrì un miliardo di dollari
La ricerca fece scalpore quando si seppe che il presidente Trump aveva offerto un miliardo di dolllari per garantire l'esclusiva del vaccino per gli Stati Uniti, sollevando interrogativi su come i vaccini vengano ottenuti e distribuiti.
Cure e terapie
Oltre a quello del vaccino, l'altro fronte della ricerca è quello della cura per i tanti positivi al coronavirus, cura che al momento non esiste. Medici e ricercatori di diversi paesi stanno tentando di intervenire con cocktail di farmaci impiegati contro la Sars o l'Hiv, ma occorrerà del tempo per capire se si è davvero sulla strada giusta.