Causa pandemia le banche non distribuiranno dividendi e bonus

Causa pandemia le banche non distribuiranno dividendi e bonus
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Di Paolo Alberto Valenti
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La Banca Centrale Europea esorta le banche ad astenersi dal pagare i dividendi per gli esercizi 2019 e 2020. Ciò dipende dalla necessità che le Banche mantengano un adeguato livello di patrimoniale davanti all'imperversare della crisi

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Come molte delle banche britanniche anche le altre del vecchio continente raccolgono la raccomandazione della Banca Centrale Europea sull''astensione del pagamento dei dividendi per gli esercizi 2019 e 2020.  Neanche a dirlo ciò dipende dalla necessità che le banche mantengano un adeguato livello di patrimonializzazione in un contesto caratterizzato dalle gravi ripercussioni della pandemia. 

L'autority bancaria europea è stata molto chiara esortando ad astenersi dalla distribuzione di dividendi o dal riacquisto di azioni che comportino una distribuzione di capitale fuori del sistema bancario.

Tutti al riparo!

In Francia e Germania le autorità chiedono espressamente alle imprese di rivedere la loro politica dei dividendi se intendono chiedere e ottenere assistenza al governo per alleviare l'impatto della crisi. Basti l'esempio del ministro delle finanze francese Bruno Le Maire che invita tutte le società, che stanno mettendo il personale in disoccupazione parziale e chiedono allo Stato di pagare i loro dipendenti,  ad adottare la massima moderazione possibile in termini di pagamento di qualunque genere di bonus.

Giù le azioni delle banche ma non solo

Le raccomandazioni della Bce pesano sui titoli del comparto, e intanto in Germania gli analisti stimano che dopo l'epidemia arriveranno tempi durissimi con pesanti crolli del Pil (fino al 20%).

In Italia la prima banca ad allinearsi alla raccomandazione Bce è stata UniCredit poi seguita da  Banca Mediolanun e Banca Generali ma l’aspettativa del mercato è che a stretto giro si allineino tutti fli altri istituti di credito.

Intanto gli indici pmi dell'Eurozona, a partire da quello dell'Italia, confermano il difficilissimo momento dell'economia. A Piazza Affari affondano Exor (-6,2%), Snam (-4,4%), Unicredit (-3,9%), Italgas (-3,5%), Intesa (-3,5%), Enel (3,2%), Nexi (-3,2%) e Bper (-3,2%). Male Pirelli (-3%) nonostante i nuovi soci mentre vola Atlantia (+6%) sulle attese per un accordo col governo. Il taglio della cedola affossa le banche europee Hsbc (-8%), Standard Chartered (-8%) e Socgen (-7%).

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