Coronavirus. Mezza Europa senza scuola

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Diritti d'autore Nandor Veres/MTI via AP
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Chiusure degli istituti in Francia, Polonia e Spagna. In Belgio stop anche a bar e ristoranti. Macron: "Compensazioni per i lavoratori e congelamento delle scadenze fiscali"

La Francia chiude scuole e università. Compensazioni per chi resta a casa

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Da lunedì in Francia stop a scuole, asili e università, per frenare la diffusione del Coronavirus. Misure simili anche in Polonia e Spagna. Ancora più drastico il Belgio, che chiude anche bar e ristoranti. Nell'annunciare la stretta in Francia il presidente Emmanuel Macron ha fatto sapere che saranno invece mantenute le elezioni amministrative, in programma il 15 e il 22 marzo. Nell'illustrare le nuove misure, Macron ha inoltre specificato che lo Stato compenserà le perdite salariali dei lavoratori costretti a restare a casa e che le scadenze fiscali delle prossime settimane saranno rinviate. Due le priorità che hanno ispirato il complesso di queste misure, ha poi spiegato il presidente francese. Anzitutto la tutela dei soggetti più vulnerabili al virus: over 70, persone in situazione di handicap o affette da malattie croniche, che Macron ha ufficialmente invitato a restare in casa e a limitare al massimo i contatti con l'esterno. Priorità numero due: frenare la diffusione del virus, per evitare il congestionamento delle strutture sanitarie e permetter loro di prepararsi a una possibile "seconda ondata" di contagi.

AP Photo/Andrew MedichiniAndrew Medichini

La mappa del contagio mondiale con gli aggiornamenti in tempo reale

Scuole chiuse anche in Spagna e Polonia. In Belgio stop anche a bar e ristoranti

Numeri da bollettino da guerra che inducono Polonia e altri paesi a chiudere scuole di ogni ordine e grado. Stesso provvedimento anche in Spagna, dove la ministra per le Comunità territoriali Carolina Darìas è risultata positiva al test. Stando a calcoli della stampa locale, a rimanere a casa saranno oltre 9,5 milioni di allievi e circa 8,2 milioni di studenti universitari. Ancora più drastico il Belgio, che insieme a quella delle scuole annuncia anche la chiusura di bar e ristoranti fino al 3 aprile. Negozi che non assicurano servizi essenziali chiuderanno invece il weekend, mentre le porte degli asili resteranno aperte. Soppresse poi tutte le attività sportive, culturali e ricreative, indipendentemente dalla loro taglia.

Probabilmente procederemo con le classi on line, anche le istituzioni culturali chiudono, tutte le occasioni di assembramento interno con oltre 100 persone e quelle esterne con oltre 500 persone devono essere cancellate
Leo Varadkar, premier irlandese

Attivissimi in queste ore anche i ricercatori francesi che stanno cercando l'antidoto all'infezione da Covid-19. Anche il direttore di Malattie infettive del Bichat Hospital di Parigi, Yazdan Yazdanpanah spiega che la ricerca del vaccino o del trattamento procede per tentativi.

I numeri del contagio e delle guarigioni in Italia

Giovedì sera i casi di coronavirus in Italia sono oltre 15 mila , 2650 in più rispetto a mercoledì, oltre mille i decessi, oltre mille le guarigioni.

E più precisamente sono 1.258 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus. Sono 15.113 i casi totali, più 2.651 rispetto a mercoledì 11 marzo.

In dettaglio regione per regione: i casi attualmente positivi sono 6.896 in Lombardia, 1.758 in Emilia-Romagna, 1.297 in Veneto, 554 in Piemonte, 570 nelle Marche, 352 in Toscana, 243 in Liguria, 174 in Campania, 172 nel Lazio, 148 in Friuli Venezia Giulia, 98 in Puglia, 102 nella Provincia autonoma di Trento, 103 nella Provincia autonoma di Bolzano, 111 in Sicilia, 62 in Umbria, 78 in Abruzzo, 39 in Sardegna, 26 in Valle d'Aosta, 32 in Calabria, 16 in Molise e 8 in Basilicata. Sono 1.258 le persone guarite.

Sono inevece 1.153 i malati ricoverati in terapia intensiva. Dei 12.839 malati complessivi, 6.650 sono poi ricoverati con sintomi e 5.036 sono quelli in isolamento domiciliare. Le vittime in un giorno sono state 188, e il 98% ha più di 68 anni, con 2214 nuovi casi.

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