Psicosi da coronavirus in Ucraina. Folla assalta bus di rimpatriati

La psicosi da coronavirus è arrivata in Ucraina, dove giovedì sera sono scoppiate violente proteste a Novi Sanzhary, a circa 400 chilometri dalla capitale. Centinaia di persone hanno assaltato un autobus, che trasportava dei concittadini provenienti da Wuhan, la città focolaio cinese dove è scoppiata l'epidemia. Delle barricate sono state erette per impedire al mezzo di raggiungere il centro di quarantena.
"Abbiamo paura di essere contagiati", spiega una donna. "Il virus si è diffuso in tutto il mondo, anche in Egitto, ma non possiamo paragonare quei Paesi ai nostri, alla nostra povertà. Perché le autorità non sono pronte all'arrivo del virus e non hanno organizzato bene la quarantena. Il centro è qui in paese, non è isolato".
La massime cariche dello Stato assicurano però che non ci sia nulla di cui preoccuparsi. I rimpatriati al momento stanno bene, come spiega il premier Oleksiy Honcharuk. "Tutte le persone evacuate che si trovano in ospedale sono in buona salute. Non ci sono motivi per pensare che siano stati infettati. Si stanno ultimando i lavori, per poter dare alle persone una sistemazione confortevole".
Sono 45 gli ucraini rimpatriati su un volo charter da Wuhan, insieme a 27 persone di altre nazionalità. Dovranno trascorrere un periodo di 14 giorni in quarantena, prima di poter far ritorno a casa.