Massimi controlli a porti e aeroporti per fermare il coronavirus

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Diritti d'autore AP Photo/Vincent Yu
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Di Paolo Alberto Valentieuronews
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Ma intanto si cerca di accelerare sul vaccino: scienziati britannici sono ottimisti sulla tempistica mentre i russi parlano di almeno 8 o 10 mesi per avere qualcosa di valido

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Scienziati [britannici](https://news.sky.com/story/coronavirus-significant-breakthrough-in-race-for-vaccine-made-by-uk-scientists- 11926469) fanno baluginare una svolta relativamente rapida per il vaccino contro il nuovo coronavirus, dicono che qualcosa si pu`ò già testare sugli animali e quindi sull'uomo. Ma mancano sostanziosi finananziamenti ecco perché l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto 675 milioni di dollari per aiutare i paesi ad affrontare la diffusione prevista del nuovo virus emerso in Cina. La filosofia è semplice, come spiega il direttore generale della OMS Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Meglio investire oggi che pagare di più in seguito". Così dei 675 milioni richiesti 60 devono finanziare le operazioni dell'OMS. Il resto è per i paesi che sono particolarmente a rischio e che hanno bisogno di sostegno.

Il virus in crociera

Nelle ultime 24 ore, l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha registrato il maggiore balzo in avanti dei casi dall'inizio dell'epidemia. Alcuni sono apparsi su una nave da crociera, la World Dream", ancorata ad Hong Kong. Altri turisti sono rimasti confinati sulla Diamond Princess attualmente in Giappone perchè 10 passeggeri sono risultati positivi al nuovo coronavirus. I malati sono stati ospedalizzati mentre il resto dei 3.700 passeggeri e l'equipaggio sono in quarantena davanti a Yokohama per due settimane.

Una crociera sfortunata

Uno degli europei è il britannico David Abel che si è espresso così in una video-chat: "È solo una crociera di due settimane, ma non sarà di lusso, piuttosto è come una prigione galleggiante. Eppure abbiamo il tempo libero per lasciare libera la mente. Si può pensare a cose positive oppure sprofondare nella disperazione cosa che certo non farò".

Gli italiani, i virtuosi del termometro

Lo screening nei principali aeroporti internazionali è ormai d'obbligo. L'Italia ha iniziato anche a controllare la temperatura dei passeggeri di tutti i voli, non solo quelli intercontinentali. I controlli degli scanner termici precedentemente riservati ai passeggeri che arrivavano dalle aree colpite dal virus mortale sono stati  estesi a tutti i voli, inclusi quelli dall'Europa. Dove non ci sono i modernissimi termoscanner medici volontari prendono la temperatura dei passeggeri con i termometri detti a pistola.

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