Calais, la Brexit non spaventa i migranti: "Vogliamo sempre andarcene"

Per i migranti bloccati a Calais l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea non ha cambiato nulla. Il loro obiettivo resta quello di attraversare la Manica alla ricerca di una vita migliore.
L'enorme campo - arrivato ad ospitare fino a 12mila persone - è stato smantellato ufficialmente nel 2016 ma il flusso di persone in arrivo nella città della Francia settentrionale non si è mai interrotto. Le possibilità di attraversare in qualche modo il canale sono pressoché nulle, visto il costante pattugliamento delle acque e i controlli a terra.
"Per noi la Brexit non cambia nulla - dice un migrante ivoriano nel primo giorno post Brexit - viviamo ancora in questo schifo qui con la voglia di entrare in Inghilterra perché la Francia non ci vuole. Siamo stufi di questo. Molti dei nostri fratelli maggiori qui hanno presentato richiesta di asilo, e sono stati respinti anche se hanno fatto tutto quello che dovevano per averlo".
Molti dei rifugiati arrivano dalle ex colonie francesi come la Costa d'Avorio. Ad assisterli ci sono numerose ong, alcune delle quali attive a Calais da oltre quattro anni. Un anno fa circa il Regno Unito è tornato a fare pressione sulla Francia per aumentare controlli e pattugliamenti, offrendo anche un contributo economico.