Terremoto in Turchia: più morti, meno speranza

Un bimbo e la madre estratti vivi dalle macerie dopo oltre 24 ore
Si aggrava, con il passare del tempo, il bilancio del potente terremoto che venerdì ha colpito l'est della Turchia. Almeno 35 le vittime contate dal Ministero dell'Interno nelle provincie di Malatya ed Elazig, all'alba di questa domenica. A regalare - una però sempre più flebile - speranza è invece la storia di una donna, estratta viva con il figlio di 2 anni, dopo oltre 24 ore.
Un migliaio gli edifici distrutti. Scatta l'emergenza abitativa
E mentre prosegue la corsa contro il tempo degli oltre 20.000 soccorritori, si precisa anche la fotografia dei danni materiali. Un'ottantina, secondo l'agenzia turca per la gestione delle emergenze, gli edifici rasi al suolo. Un migliaio quelli danneggiati dal sisma.
Tendopoli e alloggi d'emergenza (ma non per tutti). Erdogan promette: "Vi aiuteremo"
Spinti all'addiaccio da crollo delle loro abitazioni e paura di ulteriori scosse, i più fortunati hanno passato la notte nelle tendopoli d'emergenza. Con temperature nella notte prossime agli zero gradi, scuole ed edifici pubblici hanno aperto le porte, ma in molti sono comunque restati all'aperto. A loro, il presidente Erdogan ha promesso aiuti, spazzando via ogni accusa: "Una menzogna - ha detto - il mancato rispetto delle norme antisismiche".