Come evolve la crisi del vulcano nelle Filippine

Nubi dense di cenere e lapilli, oscurano il cielo, vicino a Manila, nelle Filippine. Potrebbero annunciare una nuova eruzione del vulcano Taal. Ma le autorità hanno concesso una manciata di ore agli evacuati delle zone circostanti per tornare nelel abitazioni e recuperare i loro averi. Segno che la catastrofe non è imminente.
"Prego affinché il vulcano si calmi. Così torniamo a vivere nelle nostre case. È dura vivere in quelle degli altri" dice una residente di un villaggio nelle vicinanze del vulcano.
Sono minacciati anche numerosi allevamenti di animali della regione. "Dobbiamo evacuare i maiali, qui sono a rischio" dice preoccupato un piccolo allevatore locale.
Le autorità hanno evacuato 121 mila persone dalla provincia di Batangas a 65 chilometri dalla capitale filippina.
Ma c'è anche una maniera costruttiva di affrontare l'emergenza eruzioni. Tonnellate di rifiuti di plastica sparsi nell'ambiente vengono riciclate e mischiate con le ceneri liberate dai crateri, per farne mattoni da costruzione. Da una crisi naturale la soluzione per affrontare due crisi antropiche, quella ambientale, dei rifiuti della plastica, e quella degli alloggi. Un'idea a dir poco vulcanica.