Medio Oriente: riunione tardiva dei ministri degli Esteri Ue (per dire quasi niente)

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Nel vertice straordinario, convocato a Bruxelles questo venerdì, i 28 fanno pressione sull'Iran perché l'accordo sul nucleare venga rispettato e lanciano un appello al cessate il fuoco in Libia

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Con un occhio alla minaccia sempre attuale dell'Isis e uno all'Iran, ricompattato dall'assassinio del generale Soleimani, i ministri degli Esteri dell'Unione si sono incontrati in un vertice straordinario a Bruxelles.

Al di qua del Mediterraneo, stabilizzare il Medio Oriente resta una priorità per motivi ovvi.

Anche per questo nelle ultime ore l'Unione ha intensificato la sua attività diplomatica nel tentativo di mantenere in vita l'accordo nucleare con Teheran e fa di tutto perché la coalizione a guida americana di stanza in Iraq continui a operare. 

Così il capo della diplomazia europea Jospe Borrell ha dichiarato:  "Chiediamo all'Iran di rispettare senza indugio l'accordo sul nucleare, i ministri mi hanno dato un forte mandato per compiere sforzi diplomatici con tutte le parti, incluso l'Iran, per contribuire alla de-escalation nella regione, sostenere il dialogo politico e promuovere soluzioni politiche regionali ".

I ministri degli Esteri dell'Unione hanno chiesto un cessate il fuoco in Libia e un allentamento della violenza.  L'appello europeo arriva qualche giorno dopo quello di Turchia e Russia, che si stanno spartendo il territorio libico nei fatti. In questo caso l'appello è andato inascoltato.

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