Libia: Haftar a Palazzo Chigi, declina l'invito Al Sarraj

Giuseppe Conte e Khalifa Haftar a Bengasi in una foto del 23 dicembre 2018
Giuseppe Conte e Khalifa Haftar a Bengasi in una foto del 23 dicembre 2018 Diritti d'autore Libyan National Army Media Office via AP
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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Il generale della Cirenaica a colloquio con il premier Giuseppe Conte. Al Cairo bilaterale straordinario tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il collega egiziano Sameh Shoukry

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Blitz diplomatico italiano nella crisi libica: mercoledì il generale libico, Khalifa Haftar, leader della Cirenaica, è giunto a Roma a sorpresa dove si è intrattenuto a colloquio  con il premier Giuseppe Conte per circa 3 ore. Con questa mossa, l'Italia riprende apertamente la guida della missione di stablizzazione della Libia, fatto reso possibile dal lavoro incessante dell'intelligence e della diplomazia italiana.

Svolta inaspettata messa in ombra dal declino dell'invito da parte di Al Sarraj, capo del governo di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale, che da Bruxelles sembrava dover passare da Roma prima di tornare a Tripoli. Stando a fonti non ufficiali, Al Sarraj avrebbe poi deciso diversamente una volta saputo della presenza di Haftar a Roma.

Al Sarraj a Bruxelles ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Louis Michel e l'alto rappresntante per la politica Estera europea Josep Borrell. L'incontro è stato definito molto positivo dalle parti.

"Abbiamo il diritto di concludere trattati e convenzioni con chi vogliamo", ha detto Al Sarraj rispondendo in arabo a una domanda sulla cooperazione militare tra il governo di accordo nazionale libico e la Turchia, secondo una traduzione non ufficiale.

"Lo abbiamo fatto in trasparenza - ha aggiunto il premier libico - non abbiamo raccolto mercenari, né combattenti del Sudan o del Ciad. Siamo determinati a proteggerci e nessuno ci leverà questo diritto". Sarraj ha definito "molto produttive" le discussioni con i "responsabili europei" a Bruxelles.

"Non vogliamo - ha detto ancora Sarraj - che la Libia divenga un terreno di scontro, di guerre per procura. Vogliamo che l'aggressore fermi i suoi attacchi contro il governo legittimo libico, riconosciuto a livello globale. Questo governo e può fare appello agli alleati e alle altre parti per difendersi".

"Non esiste una soluzione militare alla crisi libica - ha detto Borrell dopo l'incontro - ulteriori azioni militari avranno conseguenze catastrofiche per la popolazione libica e per l'intera regione". Borrell ha sottolineato che per trovare una soluzione alla crisi "tutte le parti dovranno sedersi attorno al tavolo e avviare un dialogo politico autentico".

L'Alto rappresentante Ue ha anche espresso la disponibilità dell'Ue a mobilitare gli strumenti e le risorse necessarie per garantire la piena attuazione delle misure pratiche per garantire un cessate il fuoco sostenibile e accompagnare il processo politico.

Leggi anche |Libia, summit al Cairo: Di Maio e i ministri degli Esteri cercano una soluzione

Gli incontri tra Conte, il generale della Cirenaica e il premier libico arrivano dopo l'ulteriore escalation militare, con le truppe di Haftar che negli ultimi giorni hanno occupato Sirte e si starebbero muovendo ora verso Misurata.

Sempre mercoledì, al Cairo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato in un bilateterale straordinario il collega egiziano Sameh Shoukry, con la Libia al centro dei colloqui. L'incontro, a quanto si apprende, si è svolto a margine della riunione sul Mediterraneo orientale a cui partecipano Italia, Francia, Egitto, Cipro a Grecia.

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