Venezia paga l'acqua granda di novembre. Prenotazioni dimezzate per Capodanno

Venezia paga l'acqua granda di novembre. Prenotazioni dimezzate per Capodanno
Diritti d'autore AP Photo/Luca BrunoLuca Bruno
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA
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Gli albergatori veneziani: "Venite a Venezia. Troverete una città bellissima e sostenibile, che in poche ore è tornata alla normalità"

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Mentre torna l'acqua alta a Venezia, si tirano le somme sui danni economici causati dall'evento eccezionale dell'acqua granda del 12 novembre. L'Associazione veneziana albergatori (AVA) ha tenuto una conferenza stampa a Roma, per lanciare un appello, dopo il crollo di turisti: "Venite a Venezia. Troverete una città bellissima e sostenibile, che in poche ore è tornata alla normalità".

Se è vero che il Natale non è mai stato periodo da tutto esaurito, il Capodanno dell'anno scorso registrava un'occupazione del 100%. Quest'anno siamo abbondantemente al di sotto del 50%. Una delle motiviazioni è certamente un messaggio informativo non completo, che spesso abbiamo avuto modo di riscontrare. Venezia da secoli vive e convive con l'acqua alta
Claudio Scarpa
Direttore AVA

Il calo drastico delle prenotazioni colpisce, oltre alle 400 strutture di albergatori dell'AVA, Bed & Breakfast, ma anche ristoranti, commercianti, artigiani. In particolare, a non venire a visitare la città lagunare sono il mercato americano e inglese, che con i francesi rappresentano circa il 40% del fatturato turistico della città.

AP Photo/Luca Bruno
Venezia, 17 novembre 2019AP Photo/Luca BrunoLuca Bruno

Immagini come questa qui sopra hanno fatto il giro del mondo il mese scorso, portando al 45% di disdette solo nel primo mese. E' un calo di prenotazioni senza precedenti e, per il momento, la situazione non sembra migliorare. Nei primi mesi del 2020, diversi eventi sono stati cancellati. Una decisione che influirà e non poco nelle casse degli albergatori.

A tutto ciò bisogna aggiungere la conta dei danni materiali. Il Comune di Venezia parla di 400 milioni di euro, ma la scadenza per la presentazione delle richieste di risarcimento è a fine gennaio e potrebbe quindi ancora crescere.

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