Abuso d'ufficio e ostruzione al Congresso: ecco di cosa è accusato Trump

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Di Euronews
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La Commissione Giustizia della Camera ha formalizzato i capi d'accusa che saranno alla base del processo di impeachment

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Abuso di potere e ostruzione nei confronti del Congresso. La commissione Giustizia della Camera statunitense ha messo le carte in tavola, formalizzando i capi di accusa nei confronti di Donald Trump che saranno alla base del processo di impeachment.

Il presidente americano è accusato di avere esercitato pressioni indebite sul suo omologo ucraino, Volodymir Zelensky affinché aprisse un'indagine sul figlio di Joe Biden, suo possibile avversario alle elezioni presidenziali del 2020, in modo da ottenere materiale con cui metterlo in difficoltà. Trump, stando ai democratici che controllano la Camera, avrebbe poi tentato di ostacolare le indagini rifiutandosi di collaborare. 

Il presidente ha risposto a modo suo. "È una caccia alle streghe", ha ripetuto ancora una volta su Twitter, per poi ribadire il concetto di persona poco dopo. "Questa caccia alle streghe è una cosa terribile. Neanche i Democratici hanno trovato granché, i due capi di accusa francamente sono molto deboli", ha detto il presidente americano.

Una volta che la Camera avrà approvato il documento con i capi d'accusa - una formalità vista la maggioranza democratica - potrà prendere il via il processo vero e proprio, che si terrà in Senato probabilmente a inizio gennaio. Qui la maggioranza repubblicana dovrebbe mettere Trump al riparo da brutte sorprese.

Per arrivare alla rimozione di Trump servono i voti favorevoli di 67 senatori, vale a dire due terzi dell'aula. "Sarei sorpreso se ci fossero 67 senatori favorevoli alla rimozione del presidente", ha detto Mitch McConnell, leader dei repubblicani al Senato

Al momento i Repubblicani hanno 53 seggi più il presidente dell'aula, mentre i Democratici si fermano a 45, oltre a poter contare sull'appoggio di 2 senatori indipendenti, tra cui Bernie Senders, che votano spesso assieme al partito.

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