Tre morti e almeno 270 feriti confermati, dopo la giornata di sciopero nazionale contro la riforma del lavoro e delle pensioni proposta dal Presidente Duque. Lo sciopero, degenerato in violenti scontri, ha richiesto il coprifuoco in molte città. Bogotà fa anche i conti col blocco del traffico
Almeno tre morti e oltre 270 feriti. È il tragico bilancio, confermato dal governo, della giornata di sciopero nazionale indetta dai sindacati colombiani che hanno portato in piazza - a Bogotà, e altrove - centinaia di magliaia di manifestanti contro i piani di riforme economiche che il governo vorrebbe varare.
Sciopero contro la riforma del lavoro e delle pensioni
Il presidente della Colombia, Iván Duque, aveva promesso di ascoltare i manifestanti che chiedono un salario minimo e il diritto alla pensione. Lo sciopero però è degenerato in guerriglia in molti distretti della Capitale, Bogotà, e in altre città del Paese, come Cali e Popayán.
A Buenaventura, dove la polizia è intervenuta contro i saccheggiatori di un supermarket, sono morti due manifestanti. Un’altra persona è rimasta vittima di un incidente nel municipio di Candelaria. Un episodio su cui tuttora s'indaga.
"Siamo stanchi del governo di Duque"
"Stiamo protestando perché siamo stanchi del governo di Duque - spiega un giovane manifestante - siamo chiaramente contro molti dei suoi progetti di riforma economica. È importante scendere in piazza, protestare e rivendicare i nostri diritti".
L'ondata di proteste ha richiesto l'imposizione del coprifuoco in numerosi distretti della Capitale dove ancora oggi si fanno i conti con i disagi del blocco dei trasporti.
Nel mirino dei sindacati e dei manifestanti le proposte del governo d'introdurre modifiche al sistema pensionistico e alla legislazione del lavoro.
L'adesione in massa allo sciopero, di organizzazioni studentesche e di movimenti sociali, è subito degenerata in violenti scontri contro la polizia, che è dovuta intervenire con cariche, lacrimogeni e idranti.
"I giovani lottano per un nuovo modello di società colombiana"
Mentre Duque tace, l' ex candidato presidenziale della sinistra ed attuale senatore, Gustavo Petro, ha aupiscato che le manifestazioni nel centro di Bogotà si ripetano per "esprimere il disagio soprattutto delle giovani generazioni che lottano per un modello di società colombiana differente da quello attuale".
PER SAPERNE DI PIÙ ➡️intervista di Euronews al Presidente colombiano Duque