Febbre del dollaro a Cuba

Una scena certo non comune a L'Avana, con un viavai di persone che entra ed esce dai negozi con elettrodomestici di ogni tipo: frigoriferi, condizionatori e molti altri oggetti. «Vanno via contenti con i loro acquisti», dice una ragazza fuori da un negozio.
A Cuba è esplosa la "febbre del dollaro", con il programma di governo che incentiva l'utilizzo della valuta straniera forte sull'isola. «Meglio il negozio, c'è garanzia e più scelta», ribadisce una signora.
Una strada che l'Isla Grande prova a intraprendere per superare l'annosa questione della doppia moneta, peso cubano e peso cubano convertibile, e dare slancio all'economia.
Lunghe file per riuscire ad accaparrarsi il prodotto desiderato: «Siamo qui dalle 7 di mattina ora, alle 10.30, stiamo andando via», racconta una donna.
Così i cittadini cubani, in negozi statali, hanno potuto comprare a prezzi competitivi prodotti tecnologici di largo consumo, accantonando, per una volta, i corrispettivi cinesi.
Ma c'è anche qualche scettico: «Non credo sia una grande soluzione perché la maggior parte della popolazione non riceve dollari, solamente quelli che ricevono un aiuto dalla famiglia».
I pagamenti devono essere effettuati con carta, ulteriore contromisura per scoraggiare il mercato nero.