L'Indiana Jones egiziano ne ha combinata un'altra delle sue

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Di Alberto De Filippis
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Scoperta eccezionale in Egitto. 30 sarcofagi antropomorfi ritrovati.

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Indiana Jones esiste, solo che non è americano, ma egiziano, e si chiama Zahi Hawass. È un archeologo che da ormai oltre 10 anni è sulle tracce della tomba di Ankhesenamon, la sposa di Tutankhamon. Amatissima dal faraone-bambino morto a circa vent'anni, e della cui ricchissima tomba si parla in diversi testi antichi. Nella sua ricerca Hawass si è imbattuto in 30 sarcofagi antropoidi in legno, perfettamente conservati. In realtà nessuno è riuscito a coniugare studio e interpretazione della tradizione scritta e delle leggende come Hawass.

"Questa scoperta ci spiegherà moltissimo sulle credenze degli antichi egizi a proposito dell'aldilà. A proposito dei colori, delle scene religiose, sul cosiddetto libro dei morti che spiega la dottrina degli egiziani di fronte alla morte. Ecco perché per noi è mportantissimo", ha detto l'archeologo.

I sarcofagi conservano, fra gli altri, i corpi di 23 sacerdoti più 5 donne e due bambini e sono una specie di enciclopedia illustrata della cultura egiziana legata al culto dei morti. Un tassello importante nel mosaico della comprensione di una delle società più complesse della storia dell'umanità. Mentre la ricerca di Hawass continua.

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