Portogallo: trionfano i socialisti di Costa, ma non c'è la maggioranza assoluta

Portogallo: trionfano i socialisti di Costa, ma non c'è la maggioranza assoluta
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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Il partito del premier Antonio Costa guadagna una ventina di seggi rispetto al 2015, ma avrà bisogno di formare un'alleanza per governare

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Come ampiamente previsto alla vigilia il Partito socialista (Ps) di Antonio Costa ha vinto le elezioni legislative in Portogallo, ma non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta per governare da solo.

A scrutinio praticamente ultimato il Ps può contare su poco meno del 37% delle preferenze, una percentuale che gli garantirebbe un centinaio dei 230 seggi.

I socialisti consolidano così la loro posizione, guadagnando una ventina di seggi rispetto alle elezioni del 2015, quando avevano ottenuto 80 seggi con il 32,5% dei voti.

Il Partito socialdemocratico (Psd), principale forza dell'opposizione di centro-destra, si attesta intorno intorno al 28%, conquistando 74 seggi. Gli attuali alleati di governo dei socialisti - il Blocco di sinistra e la coalizione di comunisti e verdi (Cdu) - ottengono rispettivamente il 9,67% (18 seggi) e il 6,41% (10 seggi).

I rapporti tra i socialisti e gli alleati non sono al massimo e si parla anche di un possibile coinvolgimento degli ambientalisti di Pan (Persone, Animali e Natura), che superano il 3% e dovrebbero ottenere 3 seggi.

In ogni caso, Costa è determinato a rimanere alla guida del Paese. "Governerò con qualsiasi condizione i portoghesi mi daranno per governare", aveva dichiarato la settimana scorsa al canale televisivo locale Cmtv.

Il partito democratico-cristiano Cds-Ppp supera il 4% (5 seggi). Entra per la prima volta in parlamento il partito di centro-destra Iniciativa Liberal, nato nel 2016 (1,27%, un seggio).

Resta l'incognita legata al partito di estrema destra Chega: con circa l'1,3% delle preferenze potrebbe entrare in parlamento con un deputato, ma bisognerà aspettare la fine dello scrutinio. Sono state elezioni caratterizzate da un'astensione record, che si attesta al 45,6% (nel 2015 era stata di poco inferiore al 44%).

In campagna elettorale, Costa ha promesso di rendere l'immigrazione più facile abolendo un sistema di quote introdotto a suo tempo dal centro-destra. Alla base del problema c'è soprattutto il basso tasso di natalità, che minaccia il finanziamento del sistema di welfare anche alla luce delle previsioni Ue, secondo cui la popolazione del Portogallo scenderà a 6,6 milioni nel 2100 rispetto agli attuali 10,3 milioni.

Gli elettori chiamati alle urne per rinnovare i 230 seggi del parlamento erano quasi 11 milioni. Si tratta delle sedicesime elezioni legislative dalla fine della dittatura, con un numero record di forze politiche - 20 partiti e una coalizione - anche se solo 15 si sono presentati in tutti i collegi elettorali.

Leggi anche |Guida alle elezioni politiche in Portogallo: riuscirà Costa a governare da solo?

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