Il ministro degli Interni francese Christophe Castaner ammette un malfunzionamento nei controlli all'interno della Prefettura di Parigi, ma non intende dimettersi. E racconta un episodio del 2015, dopo l'attentato a Charlie Hebdo. "Quella volta che Mickaël Harpon non fu denunciato...".
PARIGI (FRANCIA) - La Francia è ancora sotto choc dopo la strage alla Prefettura di Parigi di giovedi scorso. Un impiegato di 45 anni, Mickaël Harpon, sordomuto, originario della Martinica, ha accoltellato a morte tre agenti di polizia e una funzionaria, prima di essere ucciso.
Un "Insospettabile" non proprio insospettabile
L'ombra dello jihadismo, hanno titolato molti quotidiani. L'uomo, infatti, dal 2014 era sposato con una donna musulmana, con due figli, e da circa 10 anni si era convertito dall'islam.
Il ministro degli interni francese Christophe Castaner ha confermato che l'assassino, dipendente della Prefettura dal 2003, non aveva mai dati segni di radicalizzazione. Racconta però un episodio:
Dopo la sua morte, da un'analisi del telefono cellulare di Mickaël Harpon sono stati trovati 33 sms - in gran parte di carattere religioso - scambiati con la moglie la mattina stessa della strage.
Castener risponderà alla Commissione d'Inchiesta
Lo stesso ministro Castaner ha ammesso un malfunzionamento dei controlli all'interno della Prefettura, ma ha escluso le sue dimissioni, come richiesto dai partiti dell'opposizione.
Castaner verrà ascoltato martedi a porte chiuse dalla Commissione d'Inchiesta parlamentare istituita per fare luce sulla strage, ponendo particolare attenzione alla sicurezza del servizio e a come qualcuno, anche se conosciuto - come nel caso di un dipendente - abbia potuto aggirarsi in Prefettura con un coltello (in ceramica: non rilevato dai metal detector!) da 20 cm in tasca.
"Nessuna cellula jihadista"
Laurent Nunez, già direttore della sicurezza interna francese e ora Segretario di Stato presso il Ministero degli Interno, ha escluso - "a questo stadio" dell'indagine - l'esistenza di una cellula jihadista attorno alla figura di Mickaël Harpon, ll'assassino della Prefettura.