Record di traffico aereo in Germania e nessuna 'flygskam', in svedese 'vergogna del volo'.
È realpolitik, che dell'impronta di carbonio rilasciata da chi vola in aereo decisamente si disinteressa. Se volare fa male all'ambiente ed è una delle cause dell'inquinamento globale, i tedeschi non se ne rammaricano. E, anzi, rilanciano con un dato: da gennaio a luglio 2019, in Germania, 59 milioni di persone hanno preso un aereo, il 4,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.
Si tratta di dati, illustrati dall'Ufficio Federale di Statistica di Wiesbaden, che riportano il record di traffico aereo. Una tendenza che si scontra con i moniti su inquinamento e questioni climatiche, le stesse argomentazioni che hanno convinto la Svezia, la patria di Greta Thunberg, a coniare una nuova parola: flygskam (vergogna del volo) in svedese.
In tedesco, termine non pervenuto.