L'accordo tra Unione Europea e Turchia, siglato nel 2016 e "costato" tre miliardi di euro, funziona: in questo fine settimana, 330 migranti su sette imbarcazioni sono stati fermati mentre si accingevano ad approdare clandestinamente sulle coste dell'isola di Lesbo, in Grecia.
Vicenda migranti in primo piano in Turchia.
Le autorità turche sono dovute intervenire in questo fine settimana per impedire a centinaia di migranti di raggiungere l'isola di Lesbo, in Grecia, vicinissima alla Turchia.
La Guardia Costiera della provincia turca di Çanakkale ha annunciato che sono state intercettate sette imbarcazioni, impedendo a 330 immigrati di raggiungere le coste greche.
Dal 10 agosto, sono stati fermati oltre 700 immigrati, di origine afgana, siriana, iraniana e irachena.
Quello che è accaduto dopo l'estate 2015
Dopo il picco dei flussi di migranti e rifugiati nell'estate 2015, quando gli arrivi hanno superato il milione, i migranti che arrivano dal Mediterraneo verso l'Unione Europea, compresi quelli che viaggiano dal Nord Africa, sono fortemente diminuiti.
Un crollo vertiginoso degli arrivi di migranti
Secondo i dati delle Nazioni Unite, gli arrivi nei paesi dell'Unione Europea da 1.032.408 arrivi nel 2015 sono diminuiti nei primi 8 mesi del 2019 a 50.866.
Più della metà sono diretti verso la Grecia.
A seguito dell'accordo del 2016 tra l'Unione Europea e la Turchia, che prevede aiuti per 3 miliardi di euro, viene esercitato un maggiore controllo da parte del governo turco.
La Turchia, tuttavia, rimane uno dei principali punti di partenza dei migranti verso il resto dell'Europa0
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Uno sguardo da Lesbo