L'attentato mentre a Doha proseguono i colloqui di pace tra Stati Uniti e talebani
La musica, una festa di matrimonio con mille persone, il divertimento poi all'improvviso un'esplosione.
E la carneficina. Sessantatré persone sono morte a Kabul questo sabato sera per una attacco a un ricevimento nella parte ovest della capitale dov'è di casa la minoranza sciita degli hazara; oltre 180 i feriti.
Ore dopo l'attentato è stato rivendicato dall'Isis dell'Afghanistan con un comunicato diffuso su Telegram. Prima si è fatto esplodere un kamikaze, poi è arrivata un'autobomba, è scritto nel testo la cui autenticità è in fase di verifica.
Testimoni raccontano di un' esplosione vicino al palco, "i giovani i bambini e e tutte le persone che erano lì sono morte", ha detto un uomo.
L'attacco avviene mentre rappresentanti dei talebani e degli Stati Uniti sono riuniti a Doha e proseguono con i lavori per un un piano di tregua e il ritiro delle truppe statunitensi.
Il controllo del territorio da parte dei talebani in Afghanistan non è mai stato esteso come oggi da quando il gruppo è stato destituito dal potere nel 2001.