A bordo della nave si trovano ora 250 migranti, con una capienza regolamentare di 200 persone
Terza operazione di soccorso in tre giorni per la Ocean Viking di Msf e Sos Mediterranée. Gli ultimi 81 migranti sono stati imbarcati sabato, ma ora dalla nave parte l'allarme: a fronte di una capienza di 200 persone, a bordo ce ne sono più di 250, molte delle quali in condizioni critiche.
"Molti di loro - spiega Raquel Gonzalez, responsabile relazioni esterne di Msf - hanno ferite e lividi per le botte ricevute. Sono stati torturati e abusati. Quel che è certo è che noi non li riporteremo in Libia"¨.
Il cibo e il carburante possono bastare ancora per 4 a 5 giorni ma l'equipaggio non esclude di effettuare altri salvataggi durante la navigazione. Nel frattempo le autorità europee sono state contattate per richiedere un porto sicuro.
"Sì - prosegue Gonzalez - abbiamo stabilito contatti con le autorità marittime dei paesi a noi più vicini. Logicamente, abbiamo informato Italia, Malta e Libia dei diversi salvataggi. Non chiediamo porti specifici in nessun paese, sia che si tratti di Spagna, Francia o Italia. Quello che chiediamo è che l'UE accetti di stabilire quale sia il porto più sicuro".
Nella stessa situazione, da oltre dieci giorni, si trova la spagnola Open Arms, con 160 persone in attesa del permesso di sbarcare in un porto europeo dopo il rifiuto di Italia e Malta. L'equipaggio sta considerando di sbarcare in un qualsiasi porto, anche senza autorizzazione; e nel frattempo, soltanto domenica una trentina di migranti sono arrivati bordo di barchini tra Sicilia e Salento.