Un periodo nero per Ryanair, la compagnia irlandese simbolo dei viaggi low-cost: dopo l'annuncio di 1500 esuberi, ora sono in arrivo due ondate di scioperi dai dipendenti inglesi e irlandesi, per chiedere salari più alti e comportamenti non anti-sindacali. Disagi previsti anche in Italia.
Sarà una lunga estate calda per Ryanair.
In arrivo, almeno sul territorio del Regno Unito, due ondate di scioperi, da parte dei piloti, da hostess e steward e degli impiegati della compagnia aereo low cast irlandese.
La prima per 48 ore, dal 22 al 23 agosto, la seconda per 60 ore dal 2 al 4 settembre.
A deciderlo è stato venerdi il voto degli iscritti al sindacato FORSA, a fatica riconosciuto un anno fa da Ryanair.
I dipendenti della compagnia aerea chiedono un aumento degli stipendi e la fine di "comportamenti antisindacali esistenti da decenni", fa sapere il sindacato in una nota.
Pur riguardando solo i dipendenti del Regno Unito e dell'Irlanda, i disagi colpiranno tutta Europa, Italia compresa, in una periodo molto caldo della stagione estiva.
Previsti, a breve, anche scioperi tra i dipendenti Ryanair in Spagna e Portogallo.
Un periodo nero
Un periodo nero per Ryanair, storica compagnia che lanciò i voli low-cost in Europa: ora gli scioperi - come già nel 2018, anche a causa della riduzione degli utili dell'azienda -, dopo l'annuncio da parte dell'Amministratore Delegato Michael O'Leary, di 1500 esuberi causati dal blocco dei Boeing 737 MAX (ancora inutilizzabili) e dal futuro effetto-Brexit.
Euronews spiega