Sos della Open Arms a Bruxelles: "Fateli sbarcare"

121 migranti, fuggiti dalla Libia su un barcone e soccorsi dalla nave della ong spagnola Open Arms, sono ancora lì, in mezzo al mare, tra Lampedusa e Malta, in attesa di un porto sicuro. Giovedì scorso i ministri Salvini, Toninelli e Trenta avevano firmato un divieto di ingresso in acque italiane. La disponibilità ad accoglierle i richiedenti asilo era arrivata sabato dal sindaco di Valencia, Joan Ribò.
La Proactiva Open Arms ha chiesto questo lunedì all'Unione europea di mettere in atto tutte le azioni diplomatiche, per raggiungere un accordo e permetterle di attraccare. Se dovesse entrare in acque italiane senza permesso, rischierebbe una multa fino a 50mila euro. E' quanto stabilito dal decreto sicurezza bis, diventato ormai legge.
La Ocean Viking verso la Libia
Se la Open Arms resta sempre lì, a cavallo tra Italia e Malta, la Ocean Viking, nuova nave noleggiata dalla ong francese Sos Méditerranée, ha lasciato domenica il porto di Marsiglia per la sua prima missione di salvataggio, nelle acque internazionali al largo della costa libica, dove dovrebbe arrivare fra circa 3 giorni.
Nuova missione in vista per la Alan Kurdi
La Alan Kurdi, della ong tedesca Sea Eye, ha ripreso il mare, invece, dopo aver fatto sbarcare domenica mattina a Malta i 40 migranti a bordo. Un accordo tra il governo maltese e quello tedesco sul ricollocamento dei richiedenti asilo in altri paesi dell’Unione Europea aveva infatti sbloccato la situazione.