Sì alla Tav. OK del Premier Conte ma il ministro Toninelli non firma

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Di Debora Gandini
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Sì alla Tav dal ministero dei Trasporti ma Toninelli non firma

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La TAV si farà. O meglio questo è quanto riporta una lettera che potrebbe mettere a rischio la stabilità del governo italiano. Il documento è partito dal ministero dei Trasporti, confermando all’Unione Europea la volontà dell’Italia di portare a termine la costruzione dell’alta velocità sulla Torino-Lione.

Nelle scorse settimane la Commissione europea aveva chiesto a Roma e Parigi di chiarire le rispettive posizioni sull’opera. Piccolo particolare: nella missiva manca però la firma del ministro delle Infrastrutture dei Cinque Stelle Danilo Toninelli, che continua a dirsi contrario alla TAV, a differenza di Matteo Salvini e dello stesso Premier Giuseppe Conte.

GOVERNO A RISCHIO?

Nel testo si fa riferimento al discorso del presidente del consiglio Conte del 23 luglio scorso quando riferì che “costerebbe di più bloccarla che farla”, anche “ in considerazione dei maggiori impegni di spesa dell’Europa”.  L'Ue si è detta disponibile ad aumentare lo stanziamento dal 40% al 55%, questo ridurrebbe i costi" che l'Italia deve destinare al progetto Tav, determinando un notevole risparmio". “

Intanto arrivano le prime reazioni dal mondo politico piemontese e torinese. A commentare le parole del presidente del Consiglio, il Governatore del Piemonte Alberto Cirio: "Finalmente dal premier parole chiare e di apertura sulla Tav che confermano la posizione che la Regione Piemonte ha da sempre sull’opera. 

TONINELLI: "LA TAV RESTA INUTILE"

Non proprio immediata la risposta del MInistro Toninelli, che dopo diverse ore risponde, con un video su Facebook, che la Tav “era, è e rimarrà inutile“. "Un progetto vecchio prima ancora di vedere la luce, che esperti hanno fragorosamente bocciato perché non porta benefici nemmeno nel lungo periodo”, ha detto il ministro, puntualizzando che “l’analisi costi-benefici non è stata affatto inutile o superflua come qualcuno ha accusato”.

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