Regno Unito: la protesta di "Extinction Rebellion" in cinque città

Una singolare forma di protesta: una barca azzurra con scritto "Act Now" davanti alla Corte di Giustizia di Londra. (15.7.2019).
Una singolare forma di protesta: una barca azzurra con scritto "Act Now" davanti alla Corte di Giustizia di Londra. (15.7.2019). Diritti d'autore REUTERS/Peter Nicholls
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Di Cristiano TassinariSimona Zecchi
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I "radicali" dell'ambiente, il gruppo ecologista inglese "Extinction Rebellion", hanno letteralmente bloccato 5 città del Regno Unito: Londra, Bristol, Leeds, Cardiff e Glasgow. Chiedono Emissioni Zero per il 2025. Ad ottobre, previste altre proteste. In tutto il mondo. Vere "minacce ecologiste",

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LONDRA (REGNO UNITO) - Un movimento di ribellione contro i cambiamenti climatici e per la salute del nostro pianeta.

Non a caso si chiama Extinction Rebellion, un gruppo ambientalista inglese, già conosciuto per i suoi atti di disobbedienza civile. E, in particolare, per la gigantesca manifestazione di aprile a Londra (oltre 100 arresti e raffica di processi in arrivo per blocchi stradali e resistenza).

Sono definiti "i nuovi ribelli dell'ambiente"

Cinque città paralizzate

Lunedi, ER (l'acronimo del gruppo) ha organizzato la "rivolta estiva", cosi l'hanno definitiva: cinque giorni di manifestazioni, proteste e blocchi stradali contemporaneamente in 3 città dell'Inghilterra (Londra, Bristol, Leeds), una del Galles (Cardiff) e una della Scozia (Glasgow).

No al cemento!

Ma le proteste sono continuate anche nella zona di East London, dove un gruppetto di attivisti di Extinction Rebellion ha formato picchetti di protesta davanti a due cantieri che debbono fornire il cemento per la realizzazione di un nuovo tunnel che passerà sotto il Tamigi.
"Il cemento è letale per l'ambiente e per le sue emissioni di CO2", fanno sapere gli attivisti dell'associazione ambientalista.

"Basta esplorazioni petrolifere e trivellazioni"

Ma nel mirino non c'è soltanto il cemento, ma anche (e soprattutto) le esplorazioni petrolifere e le trivellazioni in mare.

"Dobbiamo rispettare l'Accordo di Parigi".
Rob
attivista "Extinction Rebellion"

"Vorremmo che smettessero di fare esplorazioni petrolifere e smettessero di trivellare, perché abbiamo già abbastanza petrolio... Dobbiamo rispettare l'accordo di Parigi", commenta Rob, uno degli attivisti di Extinction Rebellion.

Rob, uno degli attivisti di Extinction Rebellion.

2025, non 2050

Il mese scorso, il Regno Unito è diventato il primo paese industrializzato del G7 a sancire l'impegno, legalmente vincolante, di Emissioni Zero entro il 2050. Ma Extinction Rebellion chiede al governo britannico di impegnarsi ad ottenere questo obiettivo entro il 2025, visto che Downing Street non ha ancora fatto propria la dichiarazione di "emergenza climatica" del Parlamento di Westminster.

"Vorremmo andare dalle compagnie petrolifere e dire..."

"Oltre a stare qui con la gente che ci appoggia, vorremmo andare direttamente dalle compagnie petrolifere e dire: non trivellate più... Non state aderendo all'accordo di Parigi, almeno non fate finta di essere ecologisti!", esclama Lola Perrin, una delle organizzatrici delle manifestazioni.

Lola Perrin, una delle leader del movimento Extinction Rebellion.

A ottobre nuove proteste

"E per ottobre stiamo organizzando una serie di proteste in molte città del mondo", ha fatto sapere Larch Maxey, uno dei leader del movimento Extinction Rebellion.

REUTERS/Henry Nicholls
"Ribelle per la vita".REUTERS/Henry Nicholls
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