Ancora sangue in Libia dove nelle scorse ore l'aviazione del generale Khalifa Haftar ha colpito diversi obiettivi fra cui il centro di detenzione di Tajoura a est della capitale libica
Sono decine i migranti morti sotto il bombardamento che l'aviazione del generale Khalifa Haftar ha compiuto la scorsa notte su di un centro di detenzione di Tajoura a est di Tripoli. Siamo nelle adiacenze della base militare di Dhaman cioè uno dei depositi in cui le milizie di Misurata e quelle fedeli al governo del presidente Fayez al-Serraj hanno ammassato veicoli e munizionamenti per la difesa della capitale libica sotto attacco dal 4 aprile.
Tajoura arriva ad ospitare oltre 600 migranti
La struttura ospitava diverse centinaia di migranti. I feriti sono stati portati negli ospedali di Tripoli e gli altri evacuati in analoghe stutture.
La reazione del Unhcr
La sezione libica dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in un tweet afferma che l'agenzia Onu è "estremamente preoccupata circa le notizie di raid aerei che hanno preso di mira il centro di detenzione di Tajoura a est di Tripoli sottolineando che "i civili non dovrebbero mai essere un obbiettivo" della guerra.
Reazioni in tutto il mondo
Il bombardamento ha suscitato reazioni in tutto il mondo tanto che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu tiene una riunione di emergenza sulla Libia. L'inviato delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamè, ha dichiarato che "questo attacco contro i civili è chiaramente un crimine di guerra".