Zuckerberg presenta Libra, la criptovaluta di Facebook

Se ne è parlato molto negli ultimi mesi e questo martedì è arrivata l'ufficialità: Facebook lancerà la sua moneta elettronica nella prima metà del 2020.
Si chiamerà Libra e, nelle intenzioni del fondatore Mark Zuckerberg, diventerà la prima criptovaluta di massa, da usare per i pagamenti di tutti i giorni.
"La missione - ha scritto Zuckerberg in un lungo post sul suo profilo - è creare un'infrastruttura finanziaria globale che serva a miliardi di persone in tutto il mondo. Vogliamo rendere facile per tutti inviare e ricevere denaro proprio come accade con le nostre app per condividere istantaneamente messaggi e foto".
Per rendere i pagamenti facili come l'invio di una foto, spiega Zuckerberg nel post, Facebook "sta lanciando anche una filiale indipendente chiamata Calibra che costruisce servizi che ti permettono di inviare, spendere e risparmiare Libra - a partire da un portafoglio digitale che sarà disponibile in whatsapp e messenger e come app standalone l'anno prossimo".
Calibra sarà regolamentata come altri fornitori di servizi di pagamento. "Tutte le informazioni che condividi con Calibra - continua il post di Zuckerberg - saranno tenute separate dalle informazioni che condividi su Facebook. Dall'inizio, Calibra ti permetterà di inviare libra a quasi chiunque con uno smartphone con un costo che sarà o basso o nullo. Nel tempo, speriamo di offrire più servizi per le persone e le imprese - come pagare le bollette premendo un pulsante, comprare il caffè con la scansione di un codice, o pagare i mezzi pubblici senza aver bisogno di avere con sé denaro o un abbonamento".
La moneta sarà gestita dalla Libra Association, organizzazione indipendente no-profit a cui aderiscono 27 partner, da Visa a Mastercard, da eBay ad Uber, da Iliad a Vodafone, da Spotify PayPal.
Basata sulla tecnologia della blockchain e quindi tecnologicamente simile al Bitcoin, la Libra non sarà però sottoposta alle sue stesse fluttuazioni.
A garantirne la stabilità ci sarà una riserva di asset reali e a bassa volatilità, come depositi bancari e titoli di stato a breve termine.
Un moneta pensata anche e soprattutto per aprire il mondo dei servizi finanziari al miliardo di persone che non hanno un conto in banca ma possiedono un cellulare.