"Appello di Christcurch", gli Stati Uniti non si uniscono

"Appello di Christcurch", gli Stati Uniti non si uniscono
Di Luca Colantoni

Gli Stati Uniti hanno rifiutato di unirsi ad altri leader mondiali a Parigi per il cosiddetto Appello di Christchurch, iniziativa della Francia e della Nuova Zelanda che ha l’obiettivo di bloccare o limitare la diffusione di contenuti violenti in Rete.

Gli Stati Uniti hanno rifiutato di unirsi ad altri leader mondiali a Parigi per il cosiddetto Appello di Christchurch, iniziativa della Francia e della Nuova Zelanda che ha l’obiettivo di bloccare o limitare la diffusione di contenuti violenti o terroristici sui social media, dopo la strage in due moschee del marzo scorso nella città neozelandese costata la vita a 51 persone.

JACINDA ARDEN, PRIMO MINISTRO NUOVA ZELANDA
"L'Appello di Christchurch è una tappa importante ed è piacevole vedere la partecipazione di importanti aziende tecnologiche mondiali impegnate in una serie di azioni sia individuali che collaborative.Questo impegno di nove punti spero porti ad un cambiamento e se avrà successo servitrà ad eliminare il terrorismo dalle loro piattaforme digitali".

La Casa Bianca ha motivato l'assenza citando il rispetto della libertà di espressione e della libertà di stampa anche se, si legge in una nota, gli Stati Uniti continuamo a sostenere gli obiettivi complessivi contenuti nell'Appello,

EMMANUEL MACRON, PRESIDENTE FRANCESE
"Quello che è successo a Christchurch non è solo un inaccettabile attacco terroristico. È una trasformazione ancora una volta di Internet in una pazza macchina della propaganda che è al servizio della divisione della nostra società, di una guerra di tutti contro tutti".

Microsoft, Twitter, Facebook, Google e Amazon hanno aderito immediatamente all'iniziativa. In prima linea anche l'Italia impegnata, si legge in una nota della Farnesina a combattere il terrorismo e l’estremismo violento e ad assicurare che Internet sia libero.

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