Macedonia verso il voto guardando all'UE

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Di Debora Gandini
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La Macedonia verso le presidenziali con un occhio alle riforme e uno all'UE

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Prosegue tra dibattiti serrati, la campagna elettorale per le elezioni presidenziali di fine mese nella Macedonia del Nord.

La punta di diamante dei partiti Unione Socialdemocratica e Unione democratica per l’integrazione, è Stevo Pendarovski che in caso di vittoria andrebbe a sancire la prima elezione di un capo dello Stato sostenuto congiuntamente da un partito macedone e da uno della minoranza albanese. “Se la mia candidatura sarà sostenuta dalla maggioranza delle persone che vivono nella Macedonia settentrionale, ciò comporterà un ulteriore impulso per i riformatori e i sostenitori dell’Europa. Mi rivolto anche alle persone di altri paesi, questa è la via da seguire, solo risolvendo le cosiddette dispute congelate si potranno risolvere ulteriori problemi.”

Sua diretta concorrente, la candidata dell'opposizione, la professoressa universitaria di destra Gordana Siljanovska Davkova, che ha trasformato lo slogan “Giustizia per la Macedonia”, in un cavallo di battaglia. Crede che l'accordo di Prespa, condizionato dal cambiamento del nome del paese, sia degradante per l'intera nazione e debba essere rivisto in quanto tale. "La politica dei miei avversari ignora totalmente il diritto internazionale obbligatorio, nonostante sia un valore fondamentale dell'ordine costituzionale e tutto ciò in nome di quell'accordo I rapporti e le relazioi con i paesi vicini sono importanti, ma non si costruiscono dimenticando la dignità.”

Nel mezzo troviamo il candidato indipendente Blerim Reka, albanese ed ex ambasciatore della Macedonia settentrionale presso l’Unione europea. Grande sostenitore dell'accordo di Prespa ma critico verso una coalizione di governo per le scarse riforme nell'area dello stato di diritto. "E' tempo che la Macedonia inizi a costruire una repubblica con uno stato di diritto, combatti la corruzione e il crimine organizzato, punti sulle riforme nella pubblica amministrazione. Penso che solo con puntando su queste quattro condizioni preliminari potremmo essere un nuovo membro dell’Unione europea in futuro.”

Il primo turno delle elezioni è previsto per il 21 aprile: i risultati saranno un banco di prova per il sostegno all'accordo di Prespa che ha risolto la controversia tra Grecia e Macedonia settentrionale sul nome. Un voto cruciale anche per chi spera nel semaforo verde del Consiglio europeo di giugno per l'avvio dei negoziati di adesione all'UE.

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