A un anno dalla carcerazione, l'ex presidente brasiliano continua a sostenere di essere vittima di un complotto politico per estrometterlo dalla presidenza. MIgiaia in piazza ne chiedono la liberazione. Ma anche per le strade di Rio manifestanti chiedono invece che resti in carcere.
Un anno di carcere non ha fermato i sostenitori dell'ex presidente brasiliano, Luis Ignacio Lula da Silva, tornati a manifestare per le strade di San Paolo e Curitiba, per chiederne la scarcerazione. al grido di "Lula Libero" migliaia di persone si sono date appuntamento di fronte alla prigione dove l'ex presidente è rinchiuso per effetto della condanna a piu di 12 anni per corruzione e riciclaggio di denaro. Tutte accuse che l'ex presidente brasiliano respinge, ancora una volta, al mittente, denunciando la mancanza di prove a suo carico e il grave stato di isolamento in cui si trova in carcere (a Lula non è permesso avere contatti con parenti o amici, nè concedere interviste).
Anche a Rio de Janeiro migliaia di persone sono scese in strada, a Copacabana, ma per le ragioni opposte: chiedono che Lula resti in carcere perchè colpevole di corruzione. L'operazione Carwash ha portato alla luce un sistema di tangenti da oltre 2 miliardi di euro ed è costata il carcere a decide di politici brasiliani.