"Kansai Resilience Forum": resilienza concreta e spirituale

"Kansai Resilience Forum": resilienza concreta e spirituale
Diritti d'autore 
Di Apostolos Staikos
Condividi questo articolo
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Al "Kansai Resilience Forum" di Kobe, accademici e scienziati di tutti il mondo si sono riuniti per discutere di "resilienza" ai grandi disastri naturali, così `frequenti (i terremoti) in Giappone. Come reagire? Come rialzarsi? Non è solo un problema pratico, ma anche un atteggiamento spirituale.

PUBBLICITÀ

KOBE (GIAPPONE) - Il Giappone è stato colpito da tanti disastri naturali. Kobe è stata colpita da molti terremoti e ha pianto migliaia di vittime. La storia è lì, purtroppo, per ricordarci questi tragici eventi: Il grande terremoto di Hanshin o il terremoto di Kobe, avvenuto il 17 gennaio 1995 nella parte meridionale della prefettura di Hyōgo, causando la morte di 6.434 persone). 

"Straordinarie capacità di recupero"

Il giornalista di Euronews, Apostolos Staikos, si trova proprio a Kobe.
"Kobe ha vissuto momenti difficili. La gente del posto non ha mai dimenticato, ma ha dimostrato straordinarie capacità di recupero ed è riuscita a ricostruire la propria vita e l'economia della loro regione. Ora tutti lavorano per un futuro migliore".

Un concentrato di innovazione

Alla fine degli anni '90 la città ha lanciato il "Kobe Biomedical Innovation Cluster", un autentico concentrato di innovazione e sperimentazione. L'obiettivo era creare occupazione e rivitalizzare l'economia regionale.
Venti anni dopo, il cluster ospita 350 aziende e istituzioni e conta circa 10.000 lavoratori. Il suo impatto economico stimato è di 1,2 miliardi di euro all'anno.

"Kobe Eye" ha uno spazio tutto suo nel complesso biomedicale. Gli scienziati hanno creato un'oasi in cui chi ha disabilità visive può sentirsi sicuro e a proprio agio.

Non lontano, visitiamo il "Riken Centerfor Computational science". È la casa del «K Computer», che appartiene al più alto livello dei supercomputer del mondo. Il computer K è disponibile per l'uso a tutti i ricercatori di tutto il mondo.

"Il computer è stata utilizzato in molti aspetti, non solo nella scienza di base, ma soprattutto nella produzione di prodotti di prossima generazione", spiega Satoshi Matsuoka, Direttore, R - CCS

"Ad esempio, un'azienda ha utilizzato K Computer per progettare nuovi pneumatici, che sono molto più silenziosi. Altri usano K Computer per progettare nuovi farmaci. Alcune aziende utilizzano K per progettare nuovi ponti e strade".

"Kansai Resilience Forum 2019"

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la forza e la determinazione della gente di Kobe. Questo è il motivo per cui il governo del Giappone, in collaborazione con il Forum accademico internazionale, ha deciso di organizzare a Kobe il "Kansai Resilience Forum 2019".

Il Forum si è tenuto al Hyogo Prefectural Museum of Art, lo scorso 22 febbraio.
Al Forum hanno partecipato scienziati e accademici da tutto il mondo. Tutti concordano che la resilienza è una caratteristica di sopravvivenza necessaria per individui e società e può essere applicata a vari tipi di settori.

"La resilienza? Un bisogno umano fondamentale"

"La resilienza? È come la primavera..."
Yuki Matsuoko
United Nations International Strategy for Disaster Reduction

"La resilienza è forte contro gli shock e lo stress dall'esterno. Elemento importante della resilienza è quello di riprendersi. È come la primavera...", commenta Yuki Matsuoka, responsabile dell'ufficio UNISDR (United Nations International Strategy for Disaster Reduction) dell'ONU.

"È un bisogno umano fondamentale". interviene Ljiljana Markovic, dell'Università di Belgrado. "Non solo di fronte a disastri naturali, ma anche di fronte ad altre sfide, come l'innovazione e la modernizzazione, gli affari commerciali, l'invecchiamento della società, la riduzione della popolazione, i problemi dell'educazione e di motivare le giovani generazioni a continuare a lottare per un futuro migliore".

"La resilienza è una necessità universale", ribatte Peng Er Lam, National University of Singapore. "Se abbiamo conoscenza delle risposte degli stati e delle società in varie parti del mondo, possiamo effettivamente essere incoraggiati a rispondere noi stessi. Questa risposta non è solo tecnologica o materiale. Può essere anche un'ispirazione".

Il celebre architetto Tadao Ando è stato uno dei principali ospiti e oratori del "Kansai Resilience Forum 2019".

"Ricostruiamo, ma non dimentichiamoci dell'animo umano"

*Gli edifici e le case sono necessari e dovremmo ricostruirli, ma le ferite devono essere guarite spiritualmente. Penso che l'arte sia molto importante. Nel caso di un disastro, dobbiamo occuparci di questioni pratiche, bisogna ricostruire, ma non dovremmo ignorare, nè disprezzare, nè dimenticare l'animo umano", conclude l'architetto Ando.

Link Utili

- Kansai Resilience Forum 2019

"Social" Backstage

Il giornalista di Euronews, Apostolos Staikos, twitta questa foto panoramica di Kobe, che mostrà la vastità della metropoli giapponese, che conta oltre un milione e mezzo di abitanti.

PUBBLICITÀ

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

Condividi questo articolo