Migliaia di slovacchi nelle piazze per ricordare Jan Kuciak

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Di Simona Zecchi
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"Vogliamo che le cose cambino, non vogliamo che quanto successo accada di nuovo", parole che sembrano restituire nuova luce alle coscienze soprattutto giovani e non solo dei concittadini di Kuciak.

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Migliaia di slovacchi hanno ricordato per tutta la giornata di giovedì il giornalista Jan Kuciak e la sua compagna Martina Kusnirova, omicidi i cui risvolti restano tuttora poco chiari. Trentasei in tutto le città, tra cui Bratislava, dove la gente è scesa ancora molto commossa e indignata a distanza di un anno dai fatti.

Da una iniziale pista italiana, che vedeva coinvolta la ndrangheta, a una sorta di sistema che riunisce più interessi, le indagini ancora non restituiscono la verità sul movente, nonostante l'avvenuto arresto di 4 presunti esecutori materiali. Sospetti sono stati poi avanzati su un possibile mandante, il controverso imprenditore Marian Kocner, di cui Kuciak scriveva e che lo aveva addirittura minacciato. Kocner però è stato finora accusato di frodi, ma non dell'omicidio Kuciak.

Sono gli stessi genitori di Kuciak a mostrarsi pessimisti sul fatto che si possa mai giungere alla verità:

"Le indagini andavano bene avanti, ma ora, dopo l'arresto dei quattro accusati, si sono fermate. Come se qualcuno volesse impedire che il caso si risolva", ha detto infatti Josef Kuciak, il padre di Jan.

"Vogliamo che le cose cambino, non vogliamo che quanto successo accada di nuovo", sono le parole che sembrano restituire nuova luce alle coscienze, soprattutto piu giovani, e non solo dei concittadini di Kuciak.

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